C’è chi vive la notizia come un’occasione di scherzo e gioco, e chi invece è colto dal panico: il 21 dicembre ci sarà la fine del mondo profetizzata dai Maya e l’ansia dilaga in tutti i continenti.
Dal punto di vista razionale non ci sono elementi che supportano la tesi dei Maya, eppure la sola ipotesi che venerdì prossimo il mondo finirà ha scatenato un’ansia incontenibile specie tra chi, ogni giorno, vive tutto con agitazione.
Secondo la Psicologa Dott.ssa Paola Vinciguerra è normale affrontare con disagio la prospettiva di un evento straordinario e insondabile, ma è vero anche che sono le persone normalmente ansiose a vivere in preda al panico l’attesa del 21 dicembre, la fine del mondo per i Maya.
Complice dell’ansia diffusa sarebbe la troppa informazione: internet è una fonte inesauribile di opinioni e approfondimenti sul disastroso evento, e il consiglio della psicologa è quello di non affidarsi troppo alle notizie trovate sul web ma di vivere cogliendo il meglio di ogni giornata. Un’ottima strategia per evitare l’ansia da fine del mondo potrebbe essere programmare le giornate dopo il 21 dicembre, in modo da avere il controllo sul proprio tempo e progetti.
Dalla Russia alla Cina si sta assistendo a un’ansia esagerata per una sciagura solo presunta, eppure questa reazione è per certi aspetti comprensibile, dal momento che si inserisce in un contesto socio economico instabile che alimenta preoccupazioni e attacchi di panico anche per motivi discutibili come la fine del mondo profetizzata dai Maya.
Ricapitolando il consiglio è: informarsi meno e programmare meglio per vivere bene.
________________________________________
Chiedi un consulto ai medici di ABCsalute
Centro Clinico di Psicoterapia e Psichiatria Andrea Verga
Dott. Raffaele Bifulco
Dott.ssa Anna Sateriale