Come anticipato nelle scorse settimane, sono in arrivo importanti aggiornamenti dei LEA – Livelli Essenziali di Assistenza – che includono servizi gratuiti ma anche maggiori controlli sull’operato dei medici.
Mercoledì prossimo, 4 febbraio, il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, presenterà alle Regioni il testo relativo ai LEA aggiornato dopo 14 anni dal suo inserimento.
I Livelli Essenziali di Assistenza 2015 comprenderanno importanti novità su determinate prestazioni gratuite e con ticket sanitario, grazie a un aumento pari a circa 470 milioni di euro delle risorse economiche. Tra i nuovi servizi: l’epidurale, la fecondazione eterologa, lo screening neonatale, i vaccini contro varicella, pneumococco, meningicocco e HPV.
I LEA presentano anche una svolta tecnologica, dal momento che per alcune categorie di pazienti disabili o con malattie croniche debilitanti, prevedono la distribuzione di apparecchi digitali, computer speciali, carrozzine a elevazione verticale, scooter a 4 ruote, sollevatori fissi anche per vasca da bagno. Si tratta di una novità radicale rispetto al passato e che pone l’accento sulla necessità di strumenti tecnologici per consentire la comunicazione e migliori condizioni di vita anche a persone con deficit importanti.
A questo elenco si aggiunge la distribuzione di alimenti aproteici per pazienti con nefropatie, e i servizi per chi è affetto da broncopneumopatie croniche ostruttive gravi e moderate, osteomieliti e patologie renali croniche.
In questo contesto, i medici e le strutture clinico-ospedaliere hanno il compito di vigilare sull’applicazione delle nuove regole e, soprattutto, sul rispetto delle indicazioni che permetteranno di ottimizzare le risorse ed evitare al paziente inutili esami diagnostici. È il caso della norma che prevede il secondo esame solo se il primo ha dato un esito che richiede un approfondimento, e si ritocca anche il follow up, cioè l’iter terapeutico da eseguire dopo un tumore. Infine, sempre con l’obietto di non sprecare le risorse, è prevista una valutazione rigorosa circa il reale bisogno di ricorrere al parto cesareo, al day hospital, alla day surgery, ai ricoveri di lungodegenza e a i ricoveri diurni in ospedale, che potrebbero essere ridotti ricorrendo al potenziamento dell’assistenza specialistica in ambulatorio.
Attendiamo la prossima settimana per sapere come le Regioni risponderanno ai nuovi LEA: c’è chi, infatti, resta scettico di fronte alla loro reale applicazione. Vi terremo informati.
Fonti: IlSole24Ore.it, InformaSalute.it, FinanceYahoo.com, AboutPharma.com