Manovre liberatorie per vertigini

La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB), detta anche cupololitiasi, è una delle più frequenti forme di vertigine che si manifesta quando il soggetto esegue alcuni movimenti della testa. In genere il disturbo dura pochi secondi ma è così intenso da provocare nausea, eccessiva sudorazione e, in alcuni casi, vomito. 

La VPPB è causata dal distacco degli otoliti, piccoli cristalli di carbonato di calcio, dalla parte interna dell’orecchio. Quando sono al loro posto, gli otoliti interagiscono con gruppi di cellule ciliate che determinano le sensazioni di equilibrio per questo, quando si staccano dalla loro sede naturale, generano squilibri e altre difficoltà.

La cupololitiasi si risolve con l’intervento di un otorino esperto che svolge alcune manovre liberatorie, in modo particolare la manovra liberatoria di Semont e la manovra di Epley. Al paziente si chiede di indossare gli occhiali di Frenzel, un particolare paio di occhiali con lenti di 20 gradi che impediscono al paziente di fissare lo sguardo e permettono all’otorino di osservare il nistagmo, ossia il movimento involontario dei muscoli oculari. Lo studio del nistagmo serve al medico per determinare la corretta funzionalità del labirinto auricolare analizzato. 

Subito dopo le manovre liberatorie il paziente non avverte benefici apprezzabili, ma dopo circa una settimana nel 70-80% dei casi il problema è risolto e i soggetti riportano una riduzione costante delle vertigini fino alla totale scomparsa.