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Dr Marco Diena

Cardiochirurgo

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laurea

    11/11/1985 - Medicina e Chirurgia (Torino)

    Iscrizione all'albo

    17/03/1986 - Albo Provinciale dei Medici Chirurghi di Torino (Ordine della Provincia di Torino) n. 0000013739

    Specializzazione

    Chirurgia

    Abilitazione

    1985 /2  - Medicina e Chirurgia (Torino)


Le malattie cardiovascolari si scongiurano in buona parte con l’alimentazione

Scritto da
Dr Marco Diena

Pubblicato il
28/03/2011

Le malattie cardiovascolari. Riguardo alle malattie cardiovascolari più specifiche, affrontate dalla cardiologia e dalla cardiochirurgia, sappiamo che la prima causa di morte in Italia e in tutti i paesi sviluppati è l'infarto al miocardio e cioè la perdita di una parte del cuore, causato dalla chiusura di un'arteria coronaria.
Possiamo inoltre facilmente constatare che questi traumi possono verificarsi anche come fulmini a ciel sereno in soggetti relativamente giovani, parliamo dei cinquantenni, che ad esempio non hanno mai fatto alcun controllo e quindi a un certo punto della loro vita si trovano all'improvviso in un pronto soccorso con il dolore al petto e l'infarto in atto.

 

L'infarto. Bisogna tenere presente che l'infarto rappresenta più del 40% delle cause di mortalità in Italia e questo va soprattutto sottolineato anche perché si dedicano tante risorse specifiche alla ricerca, alla prevenzione e alla cura dei tumori, il che è giusto, ma sarebbe altrettanto importante dedicarne in modo adeguato anche alle malattie cardiovascolari.
A questo proposito è importante che siano sensibilizzati a questo tipo di investimenti tutti gli enti preposti alla difesa della salute ma anche i privati per quanto si riferisce al 5 x 1000 o alle donazioni agli enti che si occupano di ricerca nell'ambito delle malattie cardiovascolari.

 

L'invalidità permanente. Dal punto di vista dell'invalidità permanente la prima causa è l'ictus dovuto all'occlusione di un'arteria cerebrale, detto in termini molto generici, che porta alla perdita parziale della funzionalità cerebrale. Se il settore invalidato è ridotto il paziente può recuperare, se è vasto il paziente diventa emiplegico e rimane quindi paralizzato a un braccio, a una gamba o a metà del corpo e questo stato può durare tutta la vita.
È chiaro che queste situazioni dovute all'ictus si possono prevenire.
In particolare è necessaria anzitutto una corretta alimentazione, e questo non lo si dice mai abbastanza, oltre ai periodici controlli per scongiurare tutte le malattie cardiovascolari.

 

La limitazione del sale riduce il rischio di ictus. Studi scientifici inglesi hanno dimostrato che riducendo il sale negli alimenti e aumentando la frutta e la verdura fresca, con un maggior apporto di potassio, si riduce l'ictus del 30%, il che risulta essere un dato enorme.
Quanto alla pressione arteriosa dobbiamo considerare che circa un terzo della popolazione anziana, cioè oltre i 65 anni, è ipertesa a causa dell'alimentazione media che contiene un eccesso di sale e cioè più di 1 g o 1,2 g al giorno, quando il fabbisogno è di un decimo di quello che si assume normalmente.
Le popolazioni, come gli indiani ad esempio, che hanno un'alimentazione con poco sale o addirittura senza sale, non soffrono di ipertensione arteriosa che è una delle principali cause d'infarto, d'ictus e di tutti problemi di insufficienza renale dei soggetti che hanno più di 60 anni.

 

Conoscere la giusta alimentazione. Sull'alimentazione ci sarebbe da aprire un capitolo molto ampio perché anche in questo caso la gente non è ben informata su cosa sia opportuno mangiare per mantenersi in salute.
Non si parla mai, ad esempio, di quanto è stato dimostrato dagli americani e cioè che la dieta vegetariana, e quindi povera di colesterolo, riduce addirittura le placche che si sono formate nelle arterie che possono persino regredire se sono agli stadi iniziali.
Un'alimentazione adeguata deve essere soprattutto fatta di pesce piuttosto che di carne, di frutta e verdura fresca che contengono antiossidanti e potassio e quindi tendono a far abbassare la pressione arteriosa mantenendo il sistema cardiovascolare in salute, cioè con le arterie sane.



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