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erso
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Circa 7 anni fa mi è stato diagnosticato il morbo di Eales ,che mi provoca una leggera
diminuzione del visus ad un solo occhio (8/9 decimi) :pratico periodicamente la laserterapia e
la situazione è stabile .
Da alcuni anni uso il Coumadin per la fibrillazione atriale ,ma ora lo il cardiologo mi ha proposto un nuovo farmaco a base di rivaroxaban : però mentre la scheda tecnica del Coumadin non parla specificamente di rischio emorragico retinico,nel rivaroxaban questo problema viene
esplicitamente menzionato.
Cosa mi consigliate?
grazie
sergio
 
PROF.SIRAVO
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http://www.aots.sanita.fvg.it/aots/Info ... i_eals.pdf


Da metà settembre disponibile anche in Italia rivaroxaban, il nuovo anticoagulante orale di Bayer Healthcare. L’approvazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), pubblicata i GU n. 202, del 29 agosto 2013, autorizza l’impiego del farmaco, commercializzato con il nome di Xarelto, non solo per la “prevenzione dell'ictus e dell'embolia sistemica nei pazienti adulti affetti da fibrillazione atriale non valvolare con uno o più fattori di rischio, come insufficienza cardiaca congestizia, ipertensione, età ≥ 75 anni, diabete mellito, pregresso ictus o attacco ischemico transitorio”, ma anche nel “trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) e prevenzione della TVP recidivante e dell'embolia polmonare (EP) dopo TVP acuta nell'adulto”.

Rivaroxaban, è il secondo dei nuovi anticoagulanti orali (NAO) ad essere disponibile in Italia, ed il primo ad avere l’indicazione per il trattamento e la prevenzione di TVP.

Una morte su cinque è di origine cardiovascolare. In Europa causano più morti i disturbi della coagulazione sanguigna rispetto a quelli di Aids, cancro al seno, alla prostata e incidenti stradali messi insieme. Il principale impiego degli anticoagulanti è nel mantenere il sangue fluido e ridurre il pericolo di ictus, infarto, tromboembolismo venoso (TEV) e le sue complicanze, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare.

La decisione dell’Aifa arriva in seguito a quella della Commissione Europea che approvato l’impiego di rivaroxaban nella TVP e la prevenzione di TVP recidivante ed EP in seguito a TVP acuta, in base ai dati dello studio di fase III EINSTEIN-DVT e dello studio di fase III EINSTEIN-Extension, pubblicati nel New England Journal of Medicine (NEJM) nel 2010.

Per l’impiego nella prevenzione dell'ictus nella fibrillazione atriale, l’approvazione dell’ente europeo (Ema) e quindi di Aifa si è basata sui risultati dimostrati nello studio fase III ROCKET AF. Pubblicato nel NEJM nel 2011, ha confrontato rivaroxaban assunto una volta al giorno con warfarin in oltre 14.000 pazienti a livello mondiale.

In occasione del XXIV Congresso della Società Internazionale di Trombosi ed Emostasi (ISTH), dello scorso giugno ad Amsterdam sono stati presentati nuovi dati del programma di sviluppo clinico dell’anticoagulante orale che confermano l’utilità clinica e del rapporto costo-efficacia del farmaco, in pazienti a rischio di formazione di trombi in diverse condizioni tromboemboliche venose e arteriose (TEV).

Ad oggi, il farmaco è approvato per sette impieghi clinici distinti nell’ambito del tromboembolismo venoso e arterioso:

prevenzione di ictus ed embolismo sistemico in pazienti adulti con fibrillazione atriale (FA) non valvolare, con uno o più fattori di rischio;
trattamento della trombosi venosa profonda (TVP) negli adulti;
trattamento dell’embolia polmonare (EP) negli adulti;
prevenzione di TVP o EP ricorrenti negli adulti;
prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti adulti sottoposti a intervento elettivo di sostituzione dell’anca;
prevenzione del tromboembolismo venoso (TEV) nei pazienti adulti sottoposti a intervento elettivo di sostituzione del ginocchio;
prevenzione di eventi aterotrombotici (morte cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus) in pazienti adulti con elevati livelli di biomarcatori cardiaci che hanno subito un evento recente di SCA, trattati con acido acetilsalicilico (ASA) da solo o con ASA più una tienopiridina (clopidogrel o ticlopidina).
Anche se le indicazioni possono variare da una nazione ad un’altra, rivaroxaban è registrato in oltre 120 Paesi.

Rivaroxaban, scoperto da Bayer HealthCare ed è stato sviluppato congiuntamente a Janssen Research & Development, è commercializzato da Bayer HealthCare al di fuori degli USA e da Janssen Pharmaceuticals, Inc. (un’azienda del gruppo Johnson & Johnson) negli USA.

Dopo cinquant’anni di egemonia, i "vecchi“ anticoagulanti - warfarin ed eparina - si apprestano a dover far fronte ai primi quattro nuovi farmaci che, a parità di efficacia, risultano più sicuri, di più facile impiego, meglio tollerati e con meno interazioni.
L’unico inibitore diretto della trombina è dabigatran di Boehringer Ingelheim, in Italia dallo scorso giugno.
Gli altri sono inibitori del fattore Xa della coagulazione. Oltre a rivaroxaban di Bayer, appena arrivato, c’è apixaban di Pfizer e Bristol-Myers Squibb che attende l’ok al rimborso di Aifa, mentre per edoxaban di Daiiki Sankyo si dovrà attendere probabilmente il 2014
Un caro saluto
Prof.Duilio Siravo
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erso
Utente di ABCsalute.it
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Grazie per l'interessamento.Il mio quesito
riguardava peraltro il dubbio sul profilo
di rischio specifico del RIVAROXABAN per
le emorragie retiniche : è più o meno pericoloso
del Coumadin?
 
Day Hospital Santa Lucia
del Dr Giorgio Giovanni Cezza

WB906
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Gentile Sig. Sergio,
tutti gli anticoagulanti possono provocare emorragie retiniche, specie se di esegue trattamento laser direttamente sulla retina.

Per sua informazione, sappia che sia il morbo di Eales, che la fibrillazione atriale, fanno parte della sconfinata schiera di malattie croniche immuno-mediate.

Ripristinando la normale efficienza del sistema immunitario, queste malattie possono regredire e guarire.

I ripetuti trattamenti laser sulla retina, purtroppo, interrompendo la barriera emato-oculare, accentuano l'azione disturbante di particolari anticorpi sulla retina stessa e si puà avere la comparsa di malattie degenerative retiniche.

Io da molti anni mi interesso della immuno-mediazione nel processo generativo delle diverse malattie croniche.
Se vuole, possiamo approfondire l'argomento.
Un caro saluto.

Dott. Cezza Giorgio Giovanni
Medico-Chirurgo - Spec. in Oftalmologia
Dir. Sanitario del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Le)
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erso
Utente di ABCsalute.it
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Sul rapporto fra anticoagulanti e laserterapia mi è capitato di
ascoltare pareri diametralmente opposti (dalla controindicazione all'effetto terapeutico ) .D'altro canto se è vero che la laserterapia retinica serve ad ad evitare la proliferazione dei neovasi (come mi è stato spiegato) esiste forse un'alternativa?
grazie
 
Day Hospital Santa Lucia
del Dr Giorgio Giovanni Cezza

WB906
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Gentile Utente ERSO,
certamente esiste una valida alternativa alla fotocoagulazione laser della retina: ripristinare la regolare funzione del sistema PNEI.
Ed è il percorso che io seguo da diversi anni.
Un caro saluto.

Dott. Cezza Giorgio Giovanni
Medico-Chirurgo - Specialista in Oftalmologia
Dir. Sanitario del Day Hospital "Santa Lucia" - Maglie (Lecce)
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