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Mattewelt
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Buonasera a tutti,
Mi presento un attimo prima di presentare il mio caso: Matteo, 32 anni, alto 1,78 cm, 66kg. Corporatura esile. Non pratico attività sportiva. Vivo a Londra, lavoro come commesso e ho sempre svolto attività lavorative in piedi per lunghe ore. Mi è sempre molto piaciuto camminare.

Da fine di marzo 2017, comincio a sentire uno strano dolore allo stinco sinistro. In realtà il dolore non era nuovo per me, fin da piccolo avevo sporadicamente dolori allo stinco, come se fosse duro e immobilizzato, duravano qualche giorno e sparivano di solito dopo aver fatto qualche passo. Non ho mai voluto indagare sulla cosa perché andava e veniva senza problema e senza dover prendere farmaci o nulla. Tornando a marzo, il dolore ricompare ma è leggermente più acuto e localizzato non si attenua dandomi molte difficoltà a camminare. Il 5 aprile decido di vedere un podologo che mi diagnosticauna frattura da stress alla tibia, confermata dalla RM che segue:

"subtle stress response in the mid tibia and also a subtle muscle oedema seen in the tibialis anterior - findings are in keeping with a stress response affecting both the muscle and the bone. There is not cortical break seen. The rest of the muscles return normal to signal. The fibula returns normal signal on all sequences.
Conclusion: subtle stress response seen affecting the tibia and also tibialis anterior".

Mi viene consigliato riposo, ghiaccio e paracetamolo (a bisogno) per 2 settimane. Mi viene sconsigliata l'ingessatura o l'utilizzo di un tutore. Di mia iniziativa ho iniziato ad utilizzare delle stampelle per caricare il meno possibile la gamba infortunata. Dopo 20 giorni non cambia nulla e dato il notevole disagio (vivo da solo e non ho nessun sostegno) decido di venire in Italia a farmi assistere. Vedo un ortopedico in data 3 maggio che conferma la frattura da stress alla 1/3 tibia e mi consiglia Magnetoterapia per 30 giorni (30 min per 2 volte al giorno), 10 sedute di tecar terapia e successivamente plantari.
Inizio immediatamente le terapie e di mia iniziativa decido di fare degli esami del sangue e urine generali che mostrano una leggera mancanza di vit.D (valore riscontrato 23, valore minimo 30) che sto integrando con delle goccie comprate in farmacia e bagni giornalieri di sole (tempo permettendo). Nel frattempo ho integrato la mia dieta di proteine tramite la carne (che non mangiavo) e calcio tramite consumo di yogurt, formaggi, mandorle e prodotti di soya.

A tre settimane dall'inizio delle terapie non sento nessun beneficio, anzi il dolore sembra quasi più acuto. Continuo a deambulare con stampelle, non ho dolore all'appoggio ma il dolore appare quando provo a flettere il piede o a camminare normalmente. Il dolore risulta localizzato nell'area della frattura da stress dove c'è un leggero gonfiore sottocutaneo (edema muscolare?). Utilizzo ghiaccio quando sento dolore, sto evitando di prendere qualsiasi medicinale.

Mi domando se sto facendo qualcosa di sbagliato o dovrei investigare ulteriormente sulla mia condizione. Mi resta comunque il dubbio sulla natura di questa frattura visto che normalmente ricorre in atleti. L'ortopedico ipotizza che la causa sia di tipo biomeccanico e i dolori avuti in precedenza ne sarebbero la conferma.
Vi prego di darmi qualche consiglio


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