L'alimentazione in senso generale non sembra avere alcuna influenza sull'insorgenza dell'artrosi. Valgono, dunque, tutte le comuni regole di un buon stile di vita.
Tuttavia, ovviamente, il sovrappeso e l'obesità possono accentuare il problema degenerativo articolare.
Vi sono alcune patologie dismetaboliche che possono essere acutizzate da determinati abusi alimentari (la gotta).
Il consumo di latticini e/o latte è importante (soprattutto per le donne) al fine di prevenire l'insorgenza dell'osteoporosi che di solito aggrava l’artrite e l’artrosi delle donne più anziane. Tuttavia i prodotti lattiero caseari, che sono i maggiori fornitori di calcio, sono sconsigliati per il loro contenuto grasso.
Studi recenti hanno suggerito che l’alimentazione dell’artrite (in particolare per la reumatoide) e dell’artrosi, possa giovarsi di:
- aumento dell’apporto di ortaggi e frutta
- diminuzione dell’apporto di grassi saturi
- aumento dell’apporto di acidi grassi omega-3
- aumento dell’apporto di fibre vegetali.
Attenzione va data anche alla funzionalità renale e a eventuali complicanze cardiovascolari.
Possono giovare, cauti supplementi di calcio e vitamina D.
Quindi un piano dietetico consigliabile potrebbe essere realizzato sulla base del modello della dieta mediterranea, con particolare attenzione alla componente energetica dei grassi e al controllo del peso.
Fonti
- Ministero della Salute (www.salute.gov.it)
- INRAN (www.inran.it)
- SINU Società Italiana Nutrizione Umana (www.sinu.it)
- EUFIC European Foundation of food information (www.eufic.org)
- ADI Associazione dietisti italiani (www.andid.it)
- ISS Epicentro Istituto Superiore di Sanità (www.iss.it)
- AMDI Associazione italiana medici diabetologi (www.aemmedi.it)
- Food Choices and Coronary Heart Disease: A Population Based Cohort
Study of Rural Swedish Men with 12 Years of Follow-up
Sara Holmberg, Anders Thelin and Eva-Lena Stiernström
Int. J. Environ. Res. Public Health 2009, 6, 2626-2638; doi:10.3390/ijerph6102626
- Children's liking and wanting of snack products: Influence of shape and flavor
Djin G Liem and Liesbeth H Zandstra
International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity 2009, 6:38
Pubblicato il 05/05/2015
Modificato il 05/05/2015
La dieta è strutturata seguendo le raccomandazioni nutrizionali generali adeguate alle patologie, e ed è dedicata ai soli soggetti adulti.
Le raccomandazioni caloriche giornaliere raggiungono un totale medio di 1750-1900 Kcal/die adatto a persone adulte di entrambi i sessi che non debbano perdere o guadagnare peso.
Il dispendio energetico è inteso per persone a stile di vita sedentario, quindi passibile di aggiustamenti per pazienti che intendono praticare attività fisica regolare e costante, adatta alle loro condizioni di salute.
Per i soggetti di sesso maschile che hanno un BMI inferiore al riferimento normale la dieta è passibile di una correzione moderata in aumento di 100 o 200 Kcal/die, secondo l’esperienza del medico curante.
Per i soggetti di sesso femminile che hanno un BMI superiore al riferimento normale la dieta è passibile di una restrizione calorica moderata di 200-250 Kcal/die, secondo le decisioni del medico curante.
In caso di soggetti con evidente magrezza patologica o con obesità di grado elevato, è consigliabile che il medico curante rinvii il paziente ad un collega specialista dietologo per concordare un piano personalizzato.
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