Pubblicato il 04/07/2016
Modificato il 04/07/2016
A cura del Dietologo nutrizionista Dott. Simone Marata.
L’anno dei legumi promosso dall’OMS è un’importante iniziativa che permette di conoscere anche queste varietà meno note e meno commercializzate di legumi, ma comunque dal valore nutrizionale del tutto assimilabile agli altri legumi che entrano più frequentemente nella nostra alimentazione quotidiana.
Oggi parliamo del caiano, un legume poco conosciuto in Italia ma che per le sue buone caratteristiche di resistenza alla siccità, di capacità di adattarsi ai diversi terreni e alle diverse condizioni climatiche rappresenta un legume diffuso in zone rurali dell’Africa e dell’Asia dove rappresenta una fonte di sostentamento per la popolazione, grazie al suo apporto proteico e di carboidrati.
Il legume caiano nasce da una pianta che germoglia in baccelli contenenti da 4 a 6 fagioli appiattiti, piccoli e di colore scuro, marrone, nero che sono utilizzati sia per l’alimentazione umana sia per quella animale. Nelle tradizioni locali il legume ancora non giunto a completa maturazione viene utilizzato per la preparazione di pietanze fredde, simili alle nostre insalate, mentre il legume maturo viene cotto e diventa ingrediente di minestre e zuppe assieme ad altri ortaggi tipici dell’area geografica di provenienza.
Quanto ai valori nutrizionali del legume caiano, le comuni fonti da cui traiamo solitamente le informazioni (Banca Dati IEO e Banca Dati CREA) non riportano alcuna indicazione in merito, certo è che è principalmente fonte di carboidrati complessi e proteine. Riguardo al contenuto proteico, il caiano è ricco principalmente degli aminoacidi lisina, metionina e triptofano, mentre sotto il profilo dei carboidrati si trovano principalmente carboidrati complessi e fibra alimentare. Proprio quest’ultima rappresenta un importante nutriente per il nostro organismo, con azione sia sull’intestino dove aumenta la sua motilità e quindi la regolarità dell’alvo, sia sull’assorbimento degli altri nutrienti che viene modulato dalla presenza di fibra solubile altamente viscosa che forma un gel in prossimità delle pareti intestinali e così rallenta l’assorbimento dei vari nutrienti.
Le quantità di vitamine e sali minerali presenti nel legume caiano sono poco note, fortemente influenzate dalla tipologia di terreno dove sono stati coltivati. Il contenuto proteico varia dal 19 al 21,7% e la fibra alimentare varia dal 9,8 al 13%. Sicuramente rappresentativi sono il potassio, un microelemento molto importante nel bilanciamento del contenuto idrico del nostro corpo e quindi nel controllo della pressione arteriosa. Inoltre, sono presenti discrete quantità di calcio, fosforo, magnesio e tracce di microelementi quali rame, ferro e zinco.
Dal punto di vista della sostenibilità ambientale, la scelta di un legume non tradizionalmente coltivato nei nostri territori rappresenta senz’altro un aumento dell’impatto ambientale derivante dalle necessità dei trasporti della materia prima, ma chi ama viaggiare e conoscere il mondo può darsi che incontri questo legume nei piatti tradizionali di molti territori, e allora vale sicuramente la pena di assaggiarlo.
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