L’ernia è tra le cause più comuni di ricovero ospedaliero. Ogni anno si contano 700.000 casi in Italia e 7 milioni di pazienti nel mondo. Dal 25 al 29 aprile, gli esperti provenienti da diverse nazioni si incontrano a Milano per la prima conferenza mondiale sulla Chirurgia dell’ernia addominale.
Cos’è l’ernia?
Lo spiega bene il Dott. Giampiero Campanelli, ordinario di chirurgia generale all’università degli Studi dell’Insubria di Varese, direttore di Chirurgia generale Day e Week surgery all’Istituto clinico Sant’Ambrogio di Milano e tra i principali relatori della prima conferenza mondiale sulla Chirurgia dell’ernia addominale:
“Le ernie inguinali e addominali sono provocate dalla fuoriuscita di una parte di un viscere dalla cavità addominale. Le ernie possono provocare dolore e fastidio, e l’unico mezzo per risolverle è la chirurgia. Oggi abbiamo a disposizione innumerevoli tecniche per eliminare un’ernia velocemente e con successo: in circa il 70% dei pazienti si tratta per fortuna di ernie semplici che possiamo operare con interventi mininvasivi, rapidi, spesso in anestesia locale”.
Le cause dell’ernia possono essere diverse: familiarità, sforzi protratti, precedenti interventi chirurgici. Chi ha un’ernia sperimenta un disturbo pungente e doloroso a cui si può rimediare solo con la chirurgia che interviene inserendo una rete – in materiali sintetici non assorbibili o assorbibili solo in parte – capace di contenere la sezione dell’organo fuoriuscito per evitare il peggioramento dell’ernia.
Nel 70% dei casi l’ernia potrebbe essere curata in day surgery senza la necessità che il paziente resti in ospedale, eppure questo accade solo di rado.
Come si può migliorare l’intervento chirurgico per la cura di un’ernia addominale?
Per rispondere a questa domanda, gli esperti da tutto il mondo si sono incontrati a Milano per la prima conferenza dedicata alla chirurgia dell’ernia. L’obiettivo della conferenza è stabilire le linee guida internazionali per il trattamento dell’ernia addominale, creare le condizioni ottimali per favorire l’operazione in day surgery e limitare la degenza del paziente in ospedale, presentare il risultato di studi scientifici e nuove modalità chirurgiche.
Facebook e tecnologia per la cura dell’ernia
Tra gli approcci innovativi c’è lo studio condiviso di referti, esami e casi clinici attraverso gruppi privati sui social network, Facebook innanzitutto. I medici si incontrano virtualmente e in tempo reale per avviare un confronto sui dati riguardanti un paziente e trovare, insieme, la soluzione più rapida, efficace e appropriata al singolo caso. Il sostegno dei social network alla prassi medica non è una novità assoluta ma una risorsa nuova per i chirurghi che intervengono sulle ernie addominali.
Fonti e approfondimenti: ansa.it, corrieresalute.it