Naristar è indicato nel trattamento sintomatico delle riniti acute con congestione ed ipersecrezione nasale, prurito nasale e/o oculare e lacrimazione.
Adulti e ragazzi a partire da 12 anni: una compressa 2 volte al dì, il mattino e la sera, da assumere senza masticare o frantumare durante o lontano dai pasti.
La durata del trattamento non dovrebbe superare periodi superiori alla durata della sintomatologia acuta e comunque non dovrebbe essere protratta oltre 2-3 settimane. Ottenuto un miglioramento dei disturbi nasali, il trattamento può essere continuato, se richiesto, con la sola cetirizina. La dose deve essere dimezzata in pazienti con moderata insufficienza renale o epatica.
Naristar è controindicato:
in caso di nota ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti, all’efedrina o a qualunque altra piperazina
in caso di ipertensione grave o malattia coronarica grave
nei pazienti in trattamento con diidroergotamina
in caso di grave insufficienza renale, ipertiroidismo non controllato, aritmia grave, feocromocitoma, elevata pressione intraoculare o ritenzione urinaria
durante il trattamento con inibitori delle MAO e nelle due settimane successive all’interruzione del trattamento
nei pazienti con storia di ictus
nei pazienti ad alto rischio di sviluppare ictus emorragico
nei pazienti con glaucoma
in gravidanza e urante l'allattamento.
Naristar non è raccomandato nei bambini di età inferiore ai 12 anni, in mancanza di dati disponibili in questa particolare categoria di pazienti.
A causa della presenza della pseudoefedrina, Naristar dovrebbe essere usato con prudenza in diabetici ed in soggetti con ipertiroidismo, ipertensione arteriosa, tachicardia, aritmia cardiaca, cardiopatia ischemica, insufficienza epatica o renale moderata, nonchè in soggetti anziani.
Si raccomanda cautela anche in soggetti che assumono:
farmaci simpaticomimetici come decongestionanti, anoressizzanti, psicostimolanti quali le amfetamine (effetti combinati con il sistema cardiovascolare),
antidepressivi triciclici,
farmaci antipertensivi (riduzione degli effetti antipertensivi),
alcool o sostanze ad azione deprimente sul SNC (intensificazione dell’azione deprimente sul SNC e deterioramento delle performance),
digitale (rischio di aritmia cardiaca).
Si raccomanda cautela nei pazienti con fattori di rischio che possono aumentare il rischio di ictus emorragico, come l’uso concomitante di vasocostrittori, quali bromocriptina, pergolide, lisuride, cabergolina, ergotamina o qualsiasi altro farmaco ad attività decongestionante nasale, utilizzato per via orale o nasale (fenilpropanolamina, fenilefedrina, efedrina), a causa del rischio di vasocostrizione e aumento della pressione sanguigna.
Si raccomanda cautela nei pazienti a rischio di ipercoagulazione e nei pazienti affetti da malattia infiammatoria intestinale, a causa dell’effetto vasocostrittore della pseudoefedrina.
È richiesta particolare attenzione nei pazienti ipertesi in trattamento concomitante con FANS in quanto sia la pseudoefedrina che i FANS possono aumentare la pressione sanguigna.
È opportuno utilizzare Naristar con cautela quando gli effetti anticolinergici del farmaco sono indesiderati, come in caso di ipertrofia prostatica ed ostruzione del flusso vescicale.
Casi di abuso sono stati osservati con pseudoefedrina così come con altri stimolanti centrali.
Il medicinale contiene lattosio quindi i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit dell’enzima Lapp lattasi o malassorbimento del glucosio-galattosio, non devono assumere Naristar.
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