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Portolac

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

  • disponibile in: Bustina,Sciroppo
  • prodotto da: Angelini Spa
  • principio attivo: Lattitolo Monoidrato


Come si assume Portolac

Adulti

Polvere per soluzione orale : 10–15 g di Portolac al di’, pari a 2–3 misurini da 5 g polvere orale, 2–3 bustine da 5 g o 1 bustina da 10 g, in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi.

Sciroppo : 15–30 ml di Portolac sciroppo al di’ (corrispondenti a 1–2 misurini dosatori riempiti sino ala tacca da 15 ml) in unica somministrazione, preferibilmente la sera prima di coricarsi.

Bambini

Polvere per soluzione orale

Somministrare il Portolac in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione: da 2 a 6 anni, 5 g al di’, pari ad un misurino da 5 g di polvere orale o ad una bustina da 5 g;

oltre i 6 anni, 5–10 g al di’, pari a 1–2 misurini da 5 g di polvere orale, 1–2 bustine da 5 o 1 bustina da 10 g.

Sciroppo

Somministrare il Portolac sciroppo in unica somministrazione, al mattino con la prima colazione: da 2 a 6 anni, 10 ml al di’ (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml); oltre i 6 anni, 10–15 ml al di’ (pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 10 ml o da 15 ml).

Lattanti

Polvere per soluzione orale

In media 1–2 g al di’, pari a 1–2 misurini da 1 g di polvere orale.

Sciroppo

In media 5 ml di sciroppo al di’(pari a 1 misurino dosatore riempito sino alla tacca da 5 ml).

In generale, la risposta clinica ottimale può essere raggiunta con adattamenti di dosaggio di 5 g di polvere orale al di’ (in più o in meno) nell’adulto (pari a 1 misurino di sciroppo riempito sino alla tacca da 7,5 ml e di 1 g di polvere orale al di’ in età pediatrica.

Il Portolac nella forma polvere orale va sciolto in acqua o in altre bevande (latte, te’, caffè, succhi di frutta) o aggiunto ad altri cibi quali yogurt, frutta cotta, etc.

La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. E’ consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Quando necessario, la dose può essere poi aumentata, ma senza mai superare quella massima indicata.

I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso.

Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante).

Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale.



Controindicazioni di Portolac

Ipersensibilità al lattitolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Portolac produce il suo effetto nel colon ed è perciò controindicato in tutti i casi in cui non è assicurato il transito intestinale (occlusione intestinale ecc.). Come con tutti i lassativi, Portolac non deve essere utilizzato in caso di qualsiasi sintomo o sospetto di lesione organica del tratto digestivo e in caso di qualsiasi dolore addominale di origine sconosciuta o sanguinamento rettale. Il fecaloma deve essere trattato in altro modo prima di utilizzare lassativi.

Bambini allattati al seno e bambini con intolleranza ereditaria autosomica recessiva al fruttosio.

Portolac è controindicato nella galattosemia.

Il metabolismo incompleto del lattitolo può portare allo sviluppo di fruttosemia e galattosemia e alle loro sequele.

Preesistente squilibrio idro–elettrolitico.



Avvertenze

– Evitare l’uso prolungato di lassativi senza interruzione;

– Tutti i casi di costipazione cronica devono essere prima trattati con una dieta ricca in fibre, sufficiente apporto di liquidi o attività fisica;

– Per evitare alterazione dell’equilibrio elettrolitico provocato da una diarrea da sovradosaggio, il medico deve cercare di determinare il dosaggio ottimale all’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.2 Posologia e modo di somministrazione) per ottenere un’evacuazione al giorno in pazienti con stitichezza.

Pazienti anziani o debilitati in trattamento a lungo termine con Portolac devono monitorare regolarmente i loro elettroliti sierici.

Come per tutti i lassativi, prima di iniziare il trattamento si deve correggere un preesistente squilibrio idro–elettrolitico.

A seguito del trattamento con Portolac, si può accumulare idrogeno nell’intestino. I pazienti che necessitano di sottoporsi a procedure di elettrocauterizzazione devono pertanto eseguire una pulizia intestinale accurata con soluzione non fermentabile.

– Ai pazienti che lamentano nausea si deve suggerire di assumere Portolac durante i pasti

– Portolac non è raccomandato in caso di ileostomia o colostomia. In caso di costipazione particolarmente ostinata, si deve consultare il medico.

Lattanti e bambini: Portolac deve essere utilizzato solo se raccomandato da un medico.

Pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, intolleranza al galattosio,

galattosemia, malassorbimento di glucosio–galattosio o deficit di lattasi non devono utilizzare Portolac.

In presenza di meteorismo intestinale iniziare il trattamento con le dosi minime indicate, aumentandole poi gradualmente in base all’effetto ottenuto.

Portolac non ha potere cariogeno.

Tenere il medicinale fuori dalla portata e dalla vista dei bambini.

Avvertenze

L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali.

Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi.

L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale).

Precauzioni per l’uso

Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia.

Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti.

E’ inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale.




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