Salve a tutti, È dall'inizio di quest'anno che ho avuto dei caso molto particolari di extrasistole. Premetto che come tutti, normalmente, ho sempre accusato dei leggeri "tuffi al cuore" , ma una mattina, durante l'ora di ed. Fisica, ho provato una sensazione mai avvertita prima. Dopo una corsa abbastanza intensa e improvvisa(ovvero partendo da una posizione "a freddo" ) il cuore ha iniziato a battere piú veloce, naturalmente per sostenere il ritmo del l'esercizio. Il fatto é che, appena interrotta la corsa, il cuore ha iniziato a perdere, ogni due o tre colpi, uno o due battiti. Questo ha comportato quasi uno svenimento, con un improvviso mancamento di forze subito dopo il primo battito mancato, che hanno richiesto l'intervento dell'ambulanza. Ho fatto innumerevoli test ed esami, compresa la risonanza magnetica al cuore, che non ha assolutamente rilevato nulla. Per un po' di mesi sono stato tranquillo, cercando di astenermi da esercizi fisici strani. Ieri sera ho riavventito questa sensazione e sono stato riportato all'ospedale. Nessun luminare fiorentino é riuscito a capire cosa ho, pur formulando chiaramente i miei sintomi, che si presentano solo ed esclusivamente dopo un intesa attività fisica improvvisa quando, interrotta questa, il cuore cerca di passare dalla posizione di stress a quella di riposo. SOLO dopo essermi fermato avverto queste extrasistole, e non durante l'attività. Confidò nella risposta di un medico che sappia avere un po' di "fantasia" o in persone che avvertono i miei stessi sintomi in egual contesto. Grazie Mille per l'attenzione.
Prof. Dr Pasquale Nigro
WB998 Medico di ABCsalute.it
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Non vorrei nascondermi dietro il concetto dello "stress", ma lei non dice quanti anni abbia; fa educazione fisica pertanto va ancora a scuola? A me pare che, non so se abbia già fatto accertamenti od esami, un ECG Holter delle 24 ore, possibilmente ripetuto più volte, possa dare una giustificazione di queste pause che avverte in fasi di recupero. Faccia per completezza anche un ecocardio con ecocolordoppler; se sono entrambi negativi, stia tranquillo, vivrà sicuramente quanto Matusalemme; soprattutto però si convinca di non avere nulla, si autosuggestioni non in senso negativo, ma positivo e si viva la sua bella età. I miei maestri sostenevano sempre che l'extrasistolia non è una malattia, ma proprio quelle che si apprezzano indicano un neuroeretismo cardiaco, cioè più un problema di ansia (quindi il cane che si morde la coda [ansia->extrasistoli->ancora ansia e così via....]), che non problemi di altro genere. Il fatto che dopo uno sforzo intenso la frequenza si abbassi è fisiologico; che si abbassi più rapidamente del "normale", è anche fisiologico, perchè ci sono soggetti normotonici, simpaticotonici (in cui prevale il tono simpatico, quindi, anche di base, modesta tachicardia e quindi, dopo uno sforzo, rientro della frequenza cardiaca molto più lentamente che di norma), soggetti vagotonici (in cui alla fine di uno sforzo, proprio per la prevalenza del tono vaglae, la frequenza tende a ridursi più rapidamente, con possibili anche piccolissime pause tra un battito e l'altro). Nulla esclude poi che durante la fase di recupero non possano esserci delle extrasistoli benigne, fastidiose indubbiamente, ma non patologiche. Ecco perchè le consiglio ECG Holter ripetuti durante i quali dovrà fare quell'attività fisica che la porta ad avere i disturbi che descrive, avendo la documentazione registrata dei problemi da lei accusati.
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