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Pap test non è più necessario, basta l’Hpv

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Pap test non è più necessario, basta l'Hpv Pap test non è più necessario, basta l’Hpv


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AdnKronos Salute (Agenzia Giornalistica di Comunicazione)


Pubblicato il 31/05/2012

Modificato il 31/05/2012

Non è più necessario fare il pap test ogni anno contro i tumori del collo dell'utero.

Grazie al test virale dell'hpv (papilloma virus umano), lo screening per questo tumore può essere più dilazionato nel tempo, fino a 3 anni.

Lo ha ricordato oggi Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo oncologico (Ieo), insieme ad altri esperti in occasione dello Ieo Day, dedicato ai tumori femminili.

''Nella prevenzione del tumore del collo dell'utero - spiega Mario Sideri, Direttore dell'Unità di Ginecologia preventiva dello Ieo - è crollato il dogma del pap test annuale. Anche gli Stati Uniti, lo scorso marzo, lo hanno detto nelle loro ultime linee guida. L'efficacia dell'esame non è legata all'esecuzione ogni 12 mesi e l'intervallo può essere esteso. Lo Ieo indica, come linea, il pap-test ogni tre anni, associato al test virale dell'hpv. Si possono quindi fare meno esami, perchè quelli di cui disponiamo sono più efficaci''.

 

Il test virale tuttavia è ancora poco diffuso tra i ginecologi. Attualmente l'Abruzzo è passato a questa modalità per lo screening, mentre alcune aree di Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte, Toscana e Lazio ne stanno studiando l'impatto rispetto al pap test.

Altro punto evidenziato sono stati i progressi nella lotta al cancro delle ovaie. ''Purtroppo questo rimane il killer silente della donna - rileva Nicoletta Colombo, direttore dell'unità di ginecologia oncologica - perchè in quasi il 70% dei casi la diagnosi arriva quando il tumore è in fase metastatica.

'Strumenti di protezione' della donna sono la gravidanza e l'assumere, per almeno 15 anni, la pillola contraccettiva tra i 20 e 40 anni. Si è osservata infatti una riduzione dell'incidenza fino al 50%''. Per arrivare ad una diagnosi precoce, lo Ieo sta inoltre studiando dei marcatori specifici, tramite le proteine nel sangue e i micro-rna, oltre che cercando di identificare le cellule staminali del tumore ovarico e i loro bersagli.



Fonti:

Per Approfondire: Vedi Link





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