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Scoliosi: deformazione della colonna vertebrale

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Scoliosi Scoliosi Difetto di postura Difetto di postura Ginnastica correttiva Ginnastica correttiva


Scritto da

Massimo Miliani, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 04/06/2010

Modificato il 04/06/2010

La scoliosi è una deformazione permanente della colonna vertebrale: consiste in una curvatura laterale immodificabile volontariamente, da non confondere con la cifosi (convessità frontale) o la lordosi (convessità dorsale). In casi di scoliosi accentuata la deviazione è accompagnata da una torsione che influisce sulla posizione delle articolazioni, dei legamenti e dei muscoli vertebrali. La scoliosi può essere cervicale, dorsale e lombare, a seconda della localizzazione, e che quindi può generare differenti manifestazioni di mal di schiena (lombalgia, lombosciatalgia, cervicalgia); un caso su cinque di scoliosi si accompagna anche alla spondilolistesi, ossia dallo scivolamento di una vertebra sull'altra.

 

Scoliosi, due tipologie ben distinte
Esistono due tipi di scoliosi: il primo, più grave, è la deformazione permanente della colonna vertebrale (dismorfismo); il secondo e più diffuso è il cosiddetto atteggiamento scoliotico (paramorfismo) e riguarda un difetto di postura correggibile volontariamente. La scoliosi posturale si manifesta in seguito ad atteggiamento ipercifotico o “dorso curvo”, ossia un'accentuazione della normale curvatura della colonna vertebrale. Altre cause sottostanti la scoliosi posturale sono date dalla differente lunghezza degli arti inferiori (dismetria), dalla lussazione dell'anca e dalla malformazione dei muscoli del tronco.
La scoliosi strutturale può, invece, essere suddivisa in due tipologie: quella idiopatica, dalle cause ancora sconosciute e che si sviluppa nell'età della crescita, e quella congenita, ossia dovuta a malformazioni appunto congenite della colonna vertebrale.

 

Rimedi: dai corsetti all'operazione
Una volta diagnosticata la scoliosi mediante radiografia in posizione ortostatica (in piedi) e controllo visivo, in caso di patologia lieve è sufficiente correggere la tendenza della colonna vertebrale a curvare lateralmente mediante ginnastica o l'utilizzo di un corsetto di plastica o vetroresina. Qualora la deformazione fosse grave, ossia quando le curve hanno raggiunto un grado di curvatura superiore ai 60 gradi Cobb, si rende necessario l'intervento chirurgico. L'operazione della scoliosi è molto complessa in quanto consiste in un trapianto osseo nella parte posteriore della colonna vertebrale e l'inserimento di una piastra in titanio in grado di bloccare la tendenza all'incurvamento. Al termine dell'intervento, il paziente dovrà utilizzare per circa un mese un busto fissativo e in seguito sottostare a un periodo di fisioterapia necessario a ripristinare il naturale livello muscolare e tendineo.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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