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Bioetica vigila sulla correttezza della scienza

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Scritto da

Scripta Firenze Agenzia di comunicazione


Pubblicato il 03/12/2009

Modificato il 03/12/2009

La domanda fondamentale “quale etica e quale scienza” a cui vuole rispondere la bioetica può diventare: “È lecito moralmente realizzare tutto ciò che è tecnicamente possibile?”.

 

La causa e l’effetto. Ciò che produce la scienza in termini di risultati non sempre è positivo per uno sviluppo armonico delle condizioni di vita.
È bene ricordare che “la scienza è come la bussola, che ci mostra il nord ma non ci impone di raggiungerlo”.

 

La nuova prospettiva. Lo stretto legame tra innovazione tecnologica, evoluzione sociale e soluzioni giuridiche suscita, in tema di bioetica, nuove perplessità che tendono a far superare i vecchi schemi di valutazione anche se questo salto comporta spesso nuovi rischi.

 

La rapidità della ricerca e della sperimentazione scientifica rende sempre più complesso individuare i limiti etici e le conseguenti norme per impedire la manipolazione biologica e genetica dell’individuo.

 

Scienza, giurisprudenza, bioetica. La necessità di affrontare i problemi scientifici da un punto di vista giuridico è imposta dall’esigenza di stabilire se la scienza, con i suoi progressi, rispetta il valore primario della vita umana in tutti i suoi contenuti: fisico, mentale, sociale.
La difesa della vita, dal concepimento alla morte naturale, sebbene abbia raggiunto un consenso vastissimo, non è stata ancora definita dalle strutture istituzionali mondiali (O.N.U.).

 

I nuovi modelli sociali. L’evoluzione dei sistemi di vita, dei diversi modelli culturali e dei corrispondenti valori richiede di stabilire di volta in volta principi etici e di adottare norme giuridiche in grado di gestire la realtà scientifica e sociale.
Va tuttavia tenuto conto che l’evoluzione dell’etica è relativa perché i principi della legge naturale sono immutabili.

 

I Comitati Etici. La nascita di queste strutture è stata suggerita dall’inefficacia delle sole leggi.
Si tratta infatti di strumenti, più elastici di quelli giuridici, per gestire su basi etiche il rapporto tra esigenze sociali e scientifiche.
Resta tuttavia aperto il grave problema degli interessi economici e politici che gravano in modo pesante sulla ricerca e che ostacolano il lavoro dei Comitati Etici.



Fonti:

- Enciclopedia Giuridica - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani - Ed. 2009 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina Italiana - UTET - Ed. 2004 - Ideatore coordinatore scientifico Prof. Luciano Vella
- Nuova Enciclopedia Medica - Edizioni Garzanti Libri - Ed. 1987 - AA.VV.
- Trattato di Medicina Legale e Scienze Affini - Editore CEDAM - Ed. 2009 - Autori: Giusti Giusto





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