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Renella: presenza di sabbia nei reni

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Scritto da

Daniela Gallotti, giornalista professionista (Ordine regionale della Lombardia)


Pubblicato il 05/08/2010

Modificato il 09/02/2017

La renella è una patologia renale simile ai calcoli, ma in questo caso le dimensioni del precipitato sono più simili a quelli di minuscoli granelli di sabbia che a vere e proprie pietruzze. Nonostante il precipitato di sali minerali, come il calcio, o di composti organici come l'acido urico sia quasi impercettibile, le manifestazioni possono essere molto dolorose: la renella, infatti, può essere facilmente causa di colica renale.

 

Renella: i dolori sono un buon segno.

Disturbi addominali e dolori alla schiena sono i sintomi più frequenti lamentati dai pazienti che sono soggetti alla formazione di sabbia nei reni, così come nelle vie biliari, nelle vie urinarie o nel pancreas. Il passaggio della sabbia lungo l'uretere, infatti, provoca una vera e propria colica. Con colica si intende il dolore legato allo spasmo di un organo che sia cavo al suo interno, come i reni, l'intestino, la cistifellea, l'uretere, ecc.
È bene chiarire che, dolore a parte, l'espulsione della sabbia dai reni è un segno del buon funzionamento dell'organismo che riconosce una presenza eccessiva di calcio o di ossalati e provvede all'eliminazione attraverso una delle sue vie espulsive. Questo diventa un avvertimento per modificare la propria dieta e ridurre quindi nella propria alimentazione l'apporto di latte e latticini, ma anche cacao, pomodori, tè e via discorrendo.

 

Nessun intervento per la renella.

Alcune persone, soprattutto se predisposte alle malattie urinarie, soffrono di forti dolori anche se la causa è – appunto – della semplice renella, peraltro non sempre diagnosticabile tramite l'ecografia proprio per via delle dimensioni ridotte della materia. Una volta verificata la presenza di sabbia nei reni attraverso il test delle urine, è importante intervenire per alleviare i dolori renali e per ridurre il rischio di infezioni: la renella non implica un intervento chirurgico e l'eliminazione spontanea della sabbiolina è il decorso più naturale, facilitato – come abbiamo già avuto modo di dire – da una corretta alimentazione e da un'abbondante assunzione di liquidi. Di norma, tuttavia, calcoli e renella si formano nuovamente col tempo, anche dopo l'espulsione o l'asportazione.



Fonti:

- Enciclopedia Treccani (Novecento) - Ist. della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani Ed. 1990 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- Enciclopedia della Medicina - DeAgostini Ed. 2010 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link
- L'Universale della Medicina - Garzanti Ed. 1995 - Autori e riferimenti scientifici: vedi link





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