Il PT misura il tempo necessario alla formazione del coagulo di fibrina quando al plasma citrato del paziente si aggiungono tromboplastina e calcio. La prova è una misura dei fattori che intervengono nel sistema estrinseco (fattore VII) e nella via comune (fattore V, X e protrombina), prodotti a livello epatico.
Un aumento dei valori normali si può osservare in caso di epatopatie, deficit di vitamina K (ittero ostruttivo, malassorbimento, malattia emorragica del neonato), carenza o alterazione congenita di fattori V, VIII, X, protrombina, terapia con anticoagulanti orali (antivitamina K).
Una diminuzione dei valori normali si osserva, invece, in caso di malattie autoimmmuni (lupus, artrite reumatoide, panarterite nodosa), sindrome nefrosica, aumento di antitrombina.
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I valori normali sono compresi tra il 70 e 110%; 12-14 sec
I valori normali sono compresi tra il 70 e 110%; 12-14 sec
I valori normali sono compresi tra il 70 e 110%; 12-14 sec
E' utilizzato inoltre per controllare l'effetto della terapia anticoagulante orale (warfarina, dicumarolici): l'efficacia è dimostrata da un' attività pari al 20-30%.
Coagulazione e trombosi
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