Frutta e verdure di stagione: a febbraio arance

A cura del Dott. Simone Marata

Nel Giardino di Boboli di Firenze, dietro Palazzo Pitti, verso la fine del 1700 la famiglia dei Medici fece costruire degli splendidi edifici, le limonaie, quali rifugi invernali per le piante di limoni e gli aranci che venivano allora considerati cibi esotici e pregiati. E in effetti, l’origine di queste nobili piante rimanda all’oriente e furono portate in Italia dagli Arabi verso il X secolo.

Oggi gli agrumi, e in particolare le arance, sono tra gli emblemi della tradizione gastronomica del sud Italia. Qui, nei mesi invernali, le arance sono raccolte e portate su tutte le nostre tavole, trasformate in molte pietanze originali e nutritive con le buccie di arancia candita, le spremute, le marmellate, i dolci, o come frutta per il fine pasto.

Quando parliamo delle arance, dal punto di vista nutrizionale pensiamo subito al loro contenuto di vitamina C: un micronutriente fondamentale per l’integrità della pelle e dei tessuti che aiuta l’eliminazione dei radicali liberi grazie alla sua azione sinergica con la vitamina E. Inoltre, la vitamina C interviene a sostegno delle nostre difese immunitarie messe a dura prova proprio nei periodi invernali.

Un’arancia di 150gr contiene circa 75 mg di vitamina C, un apporto già superiore ai fabbisogni giornalieri raccomandati dai LARN italiani (60mg al giorno per un adulto, 120gr al giorno se fumatore), mentre un bicchiere da 200ml di spremuta ne contiene 88mg. Questi apporti nutrizionali sono sufficienti a darci tutti i benefici per i quali gli agrumi sono frutti considerati “d’oro” dalla mitologia: prevenzione del declino cognitico legato all’avanzare dell’età, prevenzione del cancro al seno e aumento della quantità di ferro assorbito dal nostro organismo.
Quest’ultima caratteristica, propria dell’arancia ma di tutti gli agrumi in generale, rende questi frutti dei validi alleati in tutti i casi di carenza di ferro: consumare un’arancia a fine pasto o condire la carne con il succo di limone aiuta ad assorbire tutto il ferro contenuto nel pasto!

Altro interessante aspetto nutrizionale delle arance è il loro basso contenuto di zuccheri e calorie, solo 34kcal ogni 100gr, quindi un’arancia in media apporta 68kcal. È per tal emotivo che le arance sono un frutto molto indicato per le diete dimagranti o per il controllo della glicemia, ma anche per chi deve seguire un’alimentazione a ridotto contenuto di FODMAPs per migliorare i fastiodiosi sintomi legati alla sindrome dell’intestino irritabile.

Nella nostra alimentazione diamo dunque spazio a tutte le varietà di arance, dall’amara a quella dolce, dalla bionda – più buona come frutto per il fine pasto – a quella sanguigna, ideale per le spremute a colazione come in ogni momento della giornata. E se hai la possibilità di coltivare un piccolo arancio in giardino, o avere delle arance non trattate, prova ad aggiungere la scorza grattugiata al ragù di carne per renderlo più delicato.

Valori nutrizionali per 100gr di arancia (fonte INRAN)
Energia: 34kcal
Proteine: 0,7gr
Lipidi: 0,2gr
Carboidrati: 7,8gr
Vitamina C: 70microgrammi
Vitamina A: 38microgrammi
Potassio: 200mg

Per approfondimenti, contatta il Dietista Dott. Simone Marata