Nel 2003, davanti a una birra due amici australiani hanno fondato il movimento Movember per prevenire i tumori maschili a prostata e testicoli. Oggi, dopo 13 anni, il movimento è diventato una fondazione che in tutto il mondo sensibilizza gli uomini – generalmente restii ai controlli medici – e raccoglie fondi per la ricerca contro il cancro alla prostata e ai testicoli.
Il termine Movember nasce dall’unione di due parole: Mo come moustache – baffi in inglese – e vember come parte finale di november per segnalare novembre come mese della prevenzione oncologica maschile. I baffi sono il simbolo maschile per eccellenza e contraddistinguono i Mo Bros (Movember brother) che promuovono attivamente le iniziative della fondazione.
Tumore alla prostata: numeri e prevenzione
Il tumore alla prostata è la patologia oncologica più diffusa tra gli uomini a partire dai 50 anni e oltre i 70, mentre il tumore ai testicoli interessa la popolazione maschile tra 0-49 anni. Con il passare degli anni, la prostata si ingrossa e subisce delle trasformazioni tali da poter evolvere in cancro.
La visita urologica assicura una diagnosi precoce della malattia che nel 90% dei casi arriva ad avere una speranza di sopravvivenza a 5 anni. La visita di routine garantisce il controllo della prostata, oltre che dell’intero organo sessuale maschile: al medico bastano pochi minuti per capire se c’è o meno un tumore alla prostata o il rischio di svilupparla. Eppure sono ancora pochi gli uomini che fanno una regolare visita di controllo urologica, tanto che nel 2016 in Italia si stimano circa 35 mila nuovi casi di tumore alla prostata e, nella sola Milano, nel 2015 sono stati circa 1900 gli uomini colpiti da questo tumore.
Lo stile di vita, come sempre, influisce sulla salute psico-fisica, compresa quella di prostata e testicoli. Le buone abitudini restano quelle valide per la prevenzione di tante altre malattie: limitare il consumo di alcol, astenersi dal fumo, seguire una dieta varia, ricca, equilibrata e povera di grassi e zuccheri, e svolgere un’attività fisica regolare adeguata alla propria età e salute generale.
Oltre alla visita medica per la prevenzione della prostata bisogna anche imparare a prevenire il tumore ai testicoli, per esempio, con l’autopalpazione.
Come fare l’autopalpazione dei testicoli
La palpazione dei testicoli non sostituisce in alcun caso il controllo medico e va considerato un’osservazione attenta per individuare segni superficiali e visibili di un’anomalia.
Il modo migliore per eseguire l’autopalpazione è mettersi di fronte a uno specchio per vedere l’immagine riflessa oltre che tastare la parte interessata. Dopo aver preso i testicoli – uno alla volta – tra il pollice in alto e indice e medio in basso, bisogna far scorrere le dita delicatamente per testare la presenza di irregolarità e rigonfiamenti. Se si nota una massa di consistenza diversa dal resto della superficie, si può indagare meglio tastando con più decisione per capire se è un’anomalia superficiale o se continua anche in profondità.
I medici consigliano di seguire l’autopalpazione dei testicoli ogni mese a partire dal compimento dei 15 anni di età, e di fare una visita urologica almeno una volta all’anno in assenza di famigliarità e fattori di rischio, e seguendo le indicazioni del proprio medico.
Fonti e approfondimenti: osservatoriomalattierare.it, legatumori.it