Pulire, lavare, disinfettare: sono azioni compiute per il rispetto dell’igiene che, se ripetute in modo convulso durante la giornata, sono sintomo di rupofobia, più nota come la mania della pulizia.
La rupofobia è letteralmente la paura dello sporco, una fobia che costringe ad avere dei comportamenti esagerati al fine di evitare la sporcizia, anche se non c’è.
Cause. Come accade per tutte le patologie psicologiche, anche per la rupofobia è difficile individuare una precisa causa scatenante, ma in linea di massima la paura dello sporco può nascere da diversi fattori:
- paura di provocare malattie alle persone vicine contagiandole con germi e batteri pericolosi;
- mania di controllo su tutto, anche su germi e batteri invisibili al nostro occhio;
- un’educazione estremamente rigida;
- mania di perfezionismo;
- superstizione e credenza in rituali magici e propiziatori.
Quali che siano le cause della rupofobia, si tratta di una forte e particolare manifestazione di ansia che influenza pesantemente la vita familiare e sociale.
Cura. Tra le tecniche usate per curare la mania della pulizia, la più diffusa è la terapia cognitivo-comportamentale. Lo psicoterapeuta suggerisce al paziente alcuni esercizi, inizialmente solo immaginari, in cui la persona che soffre di rupofobia deve affrontare una situazione che normalmente scatena ansia e la risposta a pulire convulsivamente.
Esercizi di questo tipo aiutano la persona a razionalizzare la paura della polvere e a superarla. È bene sottolineare che vincere la fobia richiede molto tempo e una terapia costante, guidata da un esperto psicoterapeuta.
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Centro Psicologia e Cambiamento
Dr Giuseppe Sapienza