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Acetone nei bambini: come riconoscerlo e cosa fare

Acetone nel bambino
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L’acetone è un disturbo pediatrico comune nei bambini tra i 2 e i 6 anni e, se affrontato in tempi brevi, non ha conseguenze sulla salute.
Cos’è l’acetone? L’acetone è un composto chimico appartenente ai chetoni o corpi chetonici, è una sostanza che l’organismo produce in condizioni particolari, per esempio quando deve attingere energia dai grassi invece che dagli zuccheri perché sono terminate le scorte di questi ultimi.

 

L’acetone nei bambini è molto più frequente che nell’adulto per almeno due motivi: il fegato e i muscoli dei bambini hanno poco spazio per immagazzinare grandi quantità di zucchero, e in età pediatrica e neonatale l’alimentazione è quasi esclusivamente basata sul latte, alimento ricco di grassi da cui il bambino trae energia.

 

Quali sono i sintomi dell’acetone? La spia caratteristica dell’acetone è l’alito che ha un odore dolciastro come di frutta molto matura. A questo, si aggiungono mal di testa, spossatezza e vomito anche continuo. Si può procedere anche con analisi mirate per la diagnosi dell’acetone, come il test dell’urina che è possibile eseguire a casa con delle strisce reattive vendute in farmacia e che diventano viola in presenza di chetoni.

 

Qual è la causa dell’acetone? Come già detto, i corpi chetonici sono prodotti in assenza di zuccheri, quando l’organismo attinge ai grassi per avere energia. Nei bambini, questa condizione si può presentare per diverse ragioni: febbre, digiuno notturno, rifiuto del cibo con conseguente scarsità di fonti di energia o, al contrario, introduzione di troppi alimenti grassi come fritto, carne grassa, cioccolata. Il vomito, oltre che l’effetto, può anche essere la causa dell’acetone, perché vomitare più volte, come in caso di gastroenterite, significa rendere impossibile l’introduzione di cibo e di zuccheri.

 

Come intervenire? La prima cosa da fare è rivolgersi al proprio pediatra o recarsi al Pronto Soccorso. Se la diagnosi di acetone è confermata, il personale medico indicherà la terapia più adeguata al grado di disidratazione del bambino – per troppo vomito o rifiuto di liquidi e cibo – e la dieta da seguire, di certo povera di grassi e ricca di carboidrati complessi come pasta, pane e cereali.

 

Vuoi saperne di più? Chiedi ai nostri medici nel forum di pediatria o cerca un pediatra vicino a te.


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