Medici, ricercatori, pazienti, sostenitori: dal 2 all’8 novembre, AIRC mostra il volto della malattia, della ricerca e di chi, ogni giorno, lavora per capire i meccanismi molecolari alla base del cancro, un passaggio fondamentale per trovare una cura sempre più efficace al cancro.
La ricerca ha un ruolo determinante per combattere i tumori. Basti pensare che, grazie alla ricerca, nel corso di 25 anni è stato possibile aumentare la sopravvivenza a cinque anni dal 53% per le donne e 39% per gli uomini (dati del 1990) agli attuali 63% per le donne e 53% per gli uomini. Particolarmente elevata la sopravvivenza in tumori frequenti come quello del seno (87%) e della prostata (91%).
In Italia ogni giorno vengono diagnosticati 1.000 nuovi casi di cancro e circa 2.900.000 persone (quasi il 5% della popolazione) convivono con una precedente diagnosi di tumore (Fonte “I numeri del cancro in Italia 2014” pubblicati da AIRTUM e AIOM il 25 ottobre 2014).
Durante “I giorni della ricerca”, AIRC sarà presente in RAI, attraverso trasmissioni condotte da testimonial noti come Antonella Clerici e Michela Mirabella, nelle scuole grazie a incontri con i ragazzi delle classi medie e superiori, nello sport con “Un gol per la ricerca” in cui le squadre di serie A sabato e domenica prossimi scenderanno in campo contro il cancro per invitare i tifosi a sostenere la ricerca, il 17 novembre lo farà anche la Nazionale, infine, sabato 7 novembre i volontari AIRC saranno presenti in 740 piazze italiane per distribuire i “cioccolatini della ricerca” a chiunque voglia fare un’offerta.
L’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, fondata da Veronesi e che ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il premio “Credere nella Ricerca”, oltre a divulgare dati e statistiche sulla lotta contro il cancro, racconta le storie di chi ha a che farci ogni giorno, come medico, ricercatore, paziente, sostenitore o ex paziente: sul sito www.AIRC.it sono disponibili tutte le informazioni per conoscere meglio l’Associazione, le persone e dare il proprio sostegno alla ricerca.