Articolo aggiornato il 28 febbraio 2017.
L’Ambrosia (Ambrosia artemisiifolia) è una pianta di origine nordamericana presente in Italia relativamente da poco tempo ma abbastanza per diffondere i sintomi e gli effetti dell’allergia al polline di Ambrosia in un numero crescente di persone. Per questi pazienti, le prospettive non sono incoraggianti. Si stima, infatti, che i cambiamenti climatici creeranno una condizione tale da diffondere il polline d’Ambrosia in un’area quattro volte maggiore rispetto a quella attuale quadruplicando la ricorrenza di rinite allergica, congiuntivite e asma, tre disturbi causati dal polline dell’Ambrosia.
Allergia al polline dell’Ambrosia: perché aumenterà
In Italia si registra un’alta percentuale di persone con allergia al polline di Ambrosia nella zona della Pianura Padana, la stessa in cui c’è una notevole concentrazione della pianta nordamericana, e in futuro anche paesi in cui ora c’è scarsa presenza della malattia allergologica registreranno un numero crescente di casi di allergia al polline di Ambrosia.
È l’esito di una ricerca scientifica condotta dal team di ricercatori del progetto europeo Atopica – Atopic diseases in changing climate, land use and air quality. Gli studiosi hanno svolto una ricerca per determinare, attraverso complessi calcoli matematici, se e come i cambiamenti climatici dei prossimi anni influiranno sulla comparsa delle allergie e quali potrebbero essere le piante più rischiose in tal senso. I dati emersi ci dicono che nel 2050 la pianta Ambrosia diffonderà i suoi pollini in un’area geografica molto più estesa di quella attuale, ben quattro volte maggiore, fino ad arrivare in paesi dove adesso ha una scarsa presenza, per esempio la Gran Bretagna.
Secondo gli studiosi che hanno pubblicato un articolo su Nature climate change, entro il 2050 la dispersione di pollini prodotti dalla singola pianta interesserà un’area più estesa verso il nord e il centro Europa, e questa proiezione fa presagire un numero relativamente maggiore di persone che soffriranno di allergia ai pollini di Ambrosia. Inoltre, l’allergia si manifesterà nella tarda estate e non più a primavera.
Fonte e approfondimenti: Corriere salute.
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