Articolo aggiornato il 20 giugno 2017.
L’allergia alle punture di insetti può essere pericolosa specie in estate, quando nell’aria imperano zanzare, vespe e altri piccoli animali. Se una semplice puntura di ape causa gonfiore e prurito a un soggetto sano, chi soffre di allergia al veleno degli insetti rischia lo shock anafilattico che, nei casi più gravi, porta al decesso.
Perché le punture degli insetti sono velenose?
Api, vespe e altri insetti appartenenti alla famiglia degli imenotteri sono i responsabili delle punture che, ogni anno, avvelenano letteralmente migliaia di persone. Il veleno di api, vespe e calabroni – gli insetti più diffusi in Italia tra gli appartenenti all’ordine degli imenotteri – può causare allergie poiché contiene sostanze tossiche e componenti ad attività allergenica.
Le sostanze tossiche producono un effetto vasodilatatore e lievi reazioni cutanee come i pomfi, ossia macchie in rilievo, rosse e pruriginose, associate a dolore o bruciore nella zona lesa. La persona che manifesta una reazione allergica alla puntura degli insetti può avere un improvviso shock anafilattico, e se non si agisce in tempi rapidi può causare anche la morte del soggetto.
Puntura d’insetti: dopo quanto arriva lo shock anafilattico?
I tempi entro i quali ha effetto il veleno dell’insetto dipende dalla sensibilità della persona al veleno, dalla via di inoculazione – pelle, via aeree, sangue, tratto gastrointestinale – dalla quantità di allergene inoculata e dalla velocità di somministrazione.
Cosa fare in caso di puntura d’insetto e per evitare lo shock anafilattico? È importante intervenire immediatamente per bloccare l’azione del veleno:
- chiamare subito un medico;
- grattare via il pungiglione con un coltellino o una carta;
- applicare il ghiaccio per alleviare rossore e bruciore;
- stendere una pomata antiallergica o a base di cortisone.
Dopo le azioni di primo soccorso, è indispensabile rivolgersi a un esperto allergologo per effettuare i test allergici, in modo da capire quale sia la vaccinazione più adatta a contrastare l’allergia.
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