Articolo aggiornato l’1 marzo 2017.
Avete notato che da qualche giorno alle 17 c’è ancora luce e che i parchi cittadini sono un po’ più popolati del solito? Ebbene sì, siamo solo all’inizio di marzo e già le temperature sono più alte e le giornate sensibilmente più lunghe: è il preludio alla primavera e, per milioni di italiani, inizia l’incubo delle allergia ai pollini.
Allergia ai pollini: cause
Con l’arrivo della primavera l’aria si riempie di pollini ma solo alcuni provocano reazioni allergiche:
- Pollini che hanno componenti capaci di stimolare il sistema immunitario di chi è predisposto a produrre anticorpi IgE.
- Pollini delle piante anemofile, cioè che necessitano del vento per impollinare i fiori di piante anche molto distanti;
- Pollini piccoli, leggeri e presenti in grandi quantità nell’aria.
La stagione dei pollini comincia a marzo e termina a settembre, anche se le nostre temperature miti e i cambiamenti climatici facilitano la presenza dei pollini nell’aria anche nei mesi invernali e autunnali, come gennaio e ottobre. Insomma: chi ha problemi allergologici non conosce tregua.
Allergia ai pollini di marzo
Se avete cominciando a combattere contro starnuti, occhi lacrimanti e prurito, molto probabilmente siete vittime della fioritura di specifiche tipologie di piante:
- Ulmacee, di cui l’olmo è il massimo esponente: diffuse soprattutto nel Centro-Nord, le ulmacee raggiungono il periodo di massima fioritura a marzo.
- Corylaceae: comprendono carpini, carpini neri e noccioli, piante presenti nella Pianura Padana, e che tra gennaio e aprile rappresentano l’incubo maggiore per chi soffre di allergie ai pollini.
- Betulaceae, ossia ontani e betulle: raggiungono il picco di fioritura a marzo, e si trovano soprattutto al Centro-Nord.
- Salicaceae delle zone lacustri: hanno la massima fioritura tra marzo e maggio, ma il loro polline per fortuna è poco reattivo.
- Aceracee: comprendono l’acero campestre e l’acero di monte, entrambi presenti in collina e nelle aree appenniniche e fioriscono in primavera avanzata, mentre l’acero americano, che adorna molti viali e parchi cittadini, fiorisce a marzo e i suoi pollini sono molto reattivi.
- Cupressaceae di cui fanno parte ginepri, cipressi e tassi: si trovano in tutta Italia e i loro pollini scatenano allergie anche molto violente.
Con marzo comincia la primavera, una stagione difficile per milioni di italiani che soffrono di allergia ai pollini e che hanno solo due soluzioni: seguire la terapia medica indicata da un allergologo, e sperare nella pioggia che abbassa la concentrazione dei pollini dell’aria. Un’alternativa, quest’ultima, scongiurata da chi le allergie ai pollini non sa neanche cosa siano.
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Dr Francesco Furno
Salve Monica,
per avere una risposta puntuale e competente, la invitiamo a rivolgere la sua domanda ai medici di allergologia presenti nel forum a questo link: http://www.abcsalute.it/forum/allergologia-f68/
Grazie.
Mio figlio 12 anniin primavera sta sempre male oltre a raffreddore perché allergico a acari e graminacee lamenta mal di pancia e mal di testa. Quest’anno a fine ottobre ha cominciato a vomitare e dissenteria diagnosi gastrointerite ma ha continuato a lamentare forti dolori stomaco fino ad ora (20 aprile) si sono calmati adesso che piove. Possono essere collegati ad una allergia