Il Consiglio delle Regioni ha approvato con voto unanime il piano nazionale vaccini 2017-2019 presentato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
In conformità con quanto stabilito dai nuovi Lea, il piano nazionale delle vaccinazioni conferma la somministrazione gratuita di vaccini per la prevenzione di numerose malattie per l’infanzia, l’adolescenza e la terza età. L’obiettivo auspicato entro il 2019 è quello di conservare la condizione di polio-free – assente in Italia ma emergente in alcuni tra i paesi più poveri del mondo – e raggiungere lo stato di morbillo-free e rosolia-free.
Vaccinazione nazionale 2017-2019: come, per chi e quando
Fino ai 12 mesi di vita sono confermate le vaccinazioni già previste per tetano, epatite B, pertosse, difterite e polio. A queste si aggiungono la vaccinazione contro il rotavirus, responsabile di gastroenteriti dagli effetti gravi per i bambini piccoli, e contro il meningicocco del ceppo B, molto temuto perché causa di una delle forme più insidiose di meningite.
Dai 13 ai 15 mesi i bambini potranno essere vaccinati contro la varicella, la rosolia, la parotite, il morbillo e il meningococco di tipo C.
Gli adolescenti potranno sottoporsi al vaccino tetravalente del meningococco ceppi A, C, Y e W e, a 12 anni, anche i ragazzi potranno fare il vaccino contro il papilloma virus (HPV) già gratuito per le ragazze. L’estensione del vaccino contro l’HPV ai maschi è un’importante novità che si inserisce nella prevenzione del tumore alla cervice dell’utero e della bocca.
Gli anziani possono richiedere il vaccino contro polmonite, meningite e, da quest’anno, anche contro l’herpes zoster, il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio per via delle eruzioni cutanee con cui si manifesta, che riduce del 65% i casi di nevralgia.
L’attuazione del piano nazionale vaccini si espleterà per gradi nelle diverse regioni, a partire da quelle in piano di rientro da deficit sanitari – Piemonte, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. Il piano comprende sia le vaccinazioni gratuite per bambini, adolescenti e anziani che una strategia di comunicazione mirata a ristabilire la fiducia delle persone verso le vaccinazioni dimostrandone l’efficacia medico-scientifica. L’operazione sanitaria voluta e promossa dal Ministero della Salute e accolta all’unanimità dal Consiglio delle Regioni è finanziata da un investimento pari a 413 milioni di euro così ripartiti: 100 milioni per il 2017, 127 per il 2018 e 186 dal 2019 in poi in misura stabile.
Fonti e approfondimenti: www.quotidianosanita.it.