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Aria condizionata: perché può far male alla salute








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Articolo aggiornato il 22 giugno 2017.

 

Come sopportare il caldo? La soluzione più immediata è l’aria condizionata, da usare nel modo giusto per evitare spiacevoli disturbi di salute.

 

Come usare il condizionatore? L’errore ricorrente è abbassare in modo drastico la temperatura del luogo chiuso per trovare ristoro dal caldo esterno. Eppure, per stare bene non è necessario gelare e passare da un estremo all’altro: la temperatura ideale è uno scarto massimo di 5 gradi tra ambiente esterno ed interno. Seguire questo consiglio è particolarmente importante per chi ha malattie cardiovascolari perché, per accomodarsi a una temperatura di molto inferiore, il cuore deve sforzarsi e ciò potrebbe causare un arresto cardiaco.

 

La faccenda si complica se passiamo dal clima di casa o ufficio a quello di un centro commerciale, per esempio. In tal caso non possiamo modificare la temperatura del climatizzatore ma possiamo evitare lo choc termico nel passaggio dal parcheggio all’interno del centro indossando una sciarpa di cotone o una giacca leggera.

 

Anche se lo sappiamo bene, ogni anno sottovalutiamo i rischi legati all’uso sconsiderato dell’aria condizionata. Colpo d’aria all’occhio, mal di gola, secchezza delle fauci, faringite, polmonite sono alcuni dei disturbi tipicamente invernali che, però, sono diffusi anche in estate. Accade perché l’aria condizionata rende la temperatura interna molto più fredda di quanto serva davvero per stare bene.

 

All’aria troppo fredda si associa il trascurare di pulizia dei filtri e la manutenzione del condizionatore prima dell’uso. Nei filtri del climatizzatore si depositano germi, muffe e acari che stagnano indisturbati fino a quando l’aria condizionata non viene accesa e, in pochi minuti, respiriamo un’aria satura di questi microrganismi pericolosi per le nostre vie aeree, specie per chi soffre di allergie. Come se non bastasse, l’eccessiva aria condizionata in estate provoca anche secchezza oculare, mal di schiena e blocchi cervicali.

 

L’aria condizionata refrigera l’ambiente e salva dal caldo ma, se usata male, i rischi per la salute sono decisamente troppi. Molto meglio andare al mare o in montagna, e quando proprio non si può, un’alternativa al condizionatore può essere l’uso di tende da sole, tanta acqua fresca o l’uso del climatizzatore in modalità deumidificatore. Deumidificare l’aria significa asciugarla dall’eccesso di umidità che amplifica la percezione del caldo senza incorrere nei rischi del freddo eccessivo.


2 commenti

  1. Fabio ha detto:

    Ottime considerazioni, ma a tal proposito, vi chiedo, credete che accessori come i deflettori per condizionatori possano aiutare la salute? I particolar modo, vorrei sapere, se deviando il getto d’aria freddo che si concentra in un punto, riuscirei ad evitare tosse e raffreddore, tipici di un uso prolungato di climatizzatori nell’ambiente. Amici mi hanno consigliato pure l’uso di sanificatori, ma a parte la difficoltà nel reperirli, a parte una sensazione di respirare meglio, non posso dire di avere la certezza di avere risolto i miei problemi. Vorrei conoscere un vostro parere su igienizzanti per condizionatori e deviatori d’aria condizionata, grazie.

    • Redazione ABCsalute.it ha detto:

      Salve Fabio,
      evitare di sostare sotto il getto diretto dell’aria fredda o fresca e usare i deflettori per condizionare la direzione dell’aria di certo sono accorgimenti che aiutano a diminuire o annullare il rischio di avere tosse, raffreddore e altri disturbi.
      Prima di usare il condizionatore sarebbe opportuno pulire i filtri per eliminare muffe, polveri e altre micro particelle tanto dannose per la salute da provocare allergie respiratorie, specie in alcuni casi di uso persistente e prolungato.
      La scelta dei filtri merita molta attenzione. Esistono, per esempio, filtri EPA capaci di trattenere particelle minori di 0,3 micron, eppure anche gli EPA non riescono a trattenere virus e batteri più piccoli di questa misura. Una volta catturati, i microrganismi continuano a restare nel filtro e a proliferare: per questo è necessario pulirlo e, se necessario, sostituire il filtro, un’operazione che deve essere fatta con molta attenzione poiché i contaminanti trattenuti non possano tornare a disperdersi nell’ambiente. Una particolare attenzione poi, deve essere posta sulle caratteristiche tecniche e sui test di efficienza dell’apparecchiatura.
      Per tutte queste ragioni è importante rivolgersi a personale qualificato capace di consigliare la soluzione adatta al singolo caso e di aiutare il cliente a montare il filtro come si deve.
      Speriamo di aver soddisfatto la tua richiesta, Fabio, e se così non fosse torna a scriverci.
      Grazie e buona giornata.


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