Salute
Dal 15 settembre 2015 in Francia è possibile comprare un autotest per l’HIV in farmacia, senza ricetta medica e al costo di 25 o 30 euro. È una forma di prevenzione e diagnosi precoce necessaria per affrontare i circa 30.000 casi stimati di HIV tra francesi inconsapevoli di avere il virus.
Si chiama autotest VIH, il test che chiunque può fare in piena autonomia e discrezione, anche a casa: basta versare una goccia di sangue, come si fa per misurare la glicemia, e in 15-30 minuti il test indica la presenza o meno del virus. L’unica condizione imprescindibile perché il test sia affidabile è farlo dopo 3 mesi dal presunto contagio, il tempo che impiega il virus per stimolare la produzione di anticorpi.
L’obiettivo dell’autotest per l’HIV è scongiurare il contagio e individuare subito la presenza del virus per avviare al più presto un adeguato programma terapeutico. Spesso, infatti, le persone che sospettano di avere l’HIV non si confrontano con il proprio medico per paura e vergogna, dunque lasciano che il virus proliferi indisturbato fino a causare l’AIDS. Con l’autotest, il metodo di controllo è discreto, economico e soprattutto affidabile.
L’affidabilità è il punto debole discusso da chi ritiene l’autotest un metodo utile ma non sicuro. A questa obiezione, rispondono i fatti: negli Stati Uniti dove l’autotest da tre anni è in vendita in farmacia, l’efficacia è ampliamente dimostrata, come anche l’assenza di influenza psicologica che potrebbe subire chi si vede diagnosticare dall’autotest l’esito di HIV. La soluzione francese al paventato rischio di condizionamenti psicologici in caso di esito positivo all’HIV è l’istituzione di un servizio d’aiuto e consigli attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, accessibile in modo gratuito, confidenziale a anonimo.
In ogni caso, dopo aver fatto il test è consigliato rivolgersi al proprio medico per eseguire altri esami mirati che indagano la presenza dell’HIV e l’eventuale stadio della proliferazione e conseguente malattia.
In Italia l’autotest per l’HIV è disponibile solo in alcuni ospedali di Roma, Verona e Milano, ma non si può liberamente acquistare in farmacia.
