Ricordate Mary Poppins quando cantava basta un poco di zucchero e la pillola va giù? Beh, il ritornello di quella famosa canzoncina oggi cambia in basta un poco di zucchero e la ferita non c’è più. Nelle due varianti la costante resta lo zucchero che, per la pillola o le ferite, pare faccia sempre bene.
Moses Murandu, un docente di scienze infermieristiche presso la Wolverhampton University e originario dello Zimbabwe, ha proposto l’uso dello zucchero per curare la ferita di un uomo di 62 anni che ha subito l’amputazione di una gamba e, in maniera sorprendente, lo zucchero è riuscito laddove hanno fallito gli antibiotici e le cure farmacologiche.
Nel suo Paese d’origine, Moses Murandu ha visto più volte usare lo zucchero per rimarginare le ferite anche gravi come ulcere e piaghe da decubito, così ha avviato la sperimentazione in Gran Bretagna dove finora 35 persone stanno bene grazie alla cura dello zucchero.
L’azione benefica dello zucchero si basa sul principio secondo il quale il saccarosio assorbe l’acqua dalla ferita impedendo la proliferazione dei batteri.
Ora che conosciamo il potere terapeutico dello zucchero, limitiamone l’uso a tavola ma teniamone sempre una piccola scorta nella credenza perché non si sa mai, prima o poi lo zucchero potrebbe servire per curare qualche ferita.