Il Clostridium botulinum è un batterio che produce uno dei veleni più potenti al mondo: la tossina botulinica. Ne bastano 150 nanogrammi per uccidere un uomo, eppure il botulino non ha bisogno di presentazioni, è la soluzione più richiesta da chi vuole nascondere le rughe e tornare giovane.
Le potenzialità del botox non si fermano qui. Enrico Ferrari, insieme ad altri ricercatori, afferma che la tossina botulinica può essere usata per curare l’emicrania. La teoria da cui Ferrari è partito è che se il botulino blocca i muscoli facciali eliminando le rughe, allo stesso modo può evitare la contrazione dei nervi coinvolti nel mal di testa implosivo, avvertito come una morsa attorno alla testa e agli occhi. Il medico si spinge oltre, e ipotizza l’uso della tossina anche per la cura di altri disturbi dolorosi, e addirittura del morbo di Parkinson.
Il nuovo antidolorifico contro le emicranie gravi potrebbe dunque sfruttare l’azione della tossina botulinica. Gli specialisti devono avere un’unica grande accortezza: eliminare gli effetti tossici, e mortali, del botulino.
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