Il casco transcranico, insieme ai farmaci, potrebbe essere una soluzione per contrastare il progresso di Parkinson e Alzheimer. L’invenzione del neurologo Bonuccelli è stata presentata al Festival della salute di Viareggio.
A pochi giorni dalla Giornata Mondiale dell’Alzheimer condividiamo una notizia che rappresenta un’incoraggiante speranza per le persone con Parkinson e Alzheimer e per i ricercatori di tutto il mondo.
Ubaldo Bonuccelli, neurologo e ordinario al dipartimento di Medicina clinica e sperimentale dell’università di Pisa, ha realizzato un casco transcranico capace di agire su determinate aree del cervello dei pazienti con Parkinson e Alzheimer per arginare le degenerazioni neuro-cellulari proprie delle due malattie.
Cos’è e come funziona il casco transcranico? È una cuffia costituita da due piastrine di stimolazione applicate direttamente sulla cute della testa e da uno stimolatore di corrente continua. Grazie alla corrente, il casco transcranico permette la cosiddetta neuromodulazione, cioè la stimolazione di precise aree del cervello in modo semplice, indolore per il paziente ed economico.
L’invenzione del neurologo Bonuccelli ha dimostrato di poter arginare la progressiva perdita della memoria se si agisce in tempi rapidi contro il Parkinson e l’Alzheimer. È un risultato incoraggiante che necessita di ulteriori studi e conferme per integrare l’uso del casco transcranico nella consueta terapia farmacologica prevista per Parkinson e Alzheimer.
Bonuccelli, infatti dichiara che “a breve inizierà una ricerca con questa metodica di stimolazione presso la neurologia di Pisa per poi attendere la conferma del riconoscimento del dispositivo a tutti gli effetti”.