In aereo tutti i dispositivi elettronici, e i cellulari in particolare, devono essere spenti per rispettare le attuali norme di sicurezza. Eppure, come già accade in America, ci sono possibilità che anche in Italia presto si possa tenere il cellulare acceso ad alta quota.
[Perché spegnere i cellulari in aereo?]
È un bene o un male? Per la Dott.ssa Paola Vinciguerra è un rischio per la salute mentale.
La tecnologia si materializza in mezzi e strumenti che ognuno di noi usa a proprio modo, e il cellulare è uno degli dispositivi tecnologici che più di altri è onnipresente nella nostra vita. Il rischio è di dipendere così tanto da un mezzo da non riuscire a farne a meno, neanche in situazioni finora smartphone free come un viaggio in aereo, almeno in Italia.
La psicoterapeuta Dott.ssa Paola Vinciguerra vede nella possibilità di tenere acceso il cellulare ad alta quota il rischio di maggiori episodi depressivi.
La dipendenza da smartphone che consente di partecipare e restare in contatto perenne con i social network è ritenuta una malattia, FOMO – Fear Of Missing Out – e, davanti al divieto di accendere il telefono, molte persone diventano ansiose. Si tratta di un campanello di allarme che lascia intravvedere la presenza di un disturbo complesso come la depressione.
Lo smartphone dà l’illusione di poter tenere tutto sotto controllo, un’illusione che genera aspettativa, ansia di verificare cosa ha fatto chi e come gli altri reagiscono a un nostro post su Facebook o Twitter. Secondo la Dott.ssa Vinciguerra l’uso del cellulare diventa dipendenza quando essere connessi 24h al giorno serve a coprire mancanze e vuoti che, sebbene in forma inizialmente inconscia, possono essere il preludio alla depressione.
Accendere i cellulari durante un viaggio in aereo potrebbe significare alimentare una già critica situazione patologica e, paradossalmente, influenzare con le proprie paure gli altri viaggiatori che non fanno dell’uso dello smartphone una dipendenza.
Fonte: Staibene.it