In medicina, il termine cirrosi significa indurimento, sclerosi ed è usato in riferimento a una condizione irreversibile del fegato: la cirrosi epatica.
Cos’è la cirrosi epatica?
La cirrosi epatica è una malattia degenerativa del fegato – la più grande ghiandola a secrezione endocrina ed esocrina presente nel corpo umano – a seguito di un’infiammazione cronica dell’organo dovuta alla prolungata presenza di altre malattie o disturbi trascurati.
La superficie di un fegato cirrotico è costituita da interconnessioni cicatriziali che, nel tempo, sostituiscono le cellule impedendone la rigenerazione. Allo stadio avanzato della malattia, la cirrosi epatica blocca il passaggio del sangue, la sua depurazione, la formazione di una riserva di vitamine e zuccheri, la secrezione di bile e tutte le altre attività che rendono il fegato un organo indispensabile per il corretto funzionamento di tutto il corpo umano.
La cirrosi epatica è una patologia irreversibile che a oggi non è possibile curare ma solo tenere sotto controllo con un’adeguata terapia farmacologica, una dieta appropriata e, in alcuni casi, con il trapianto del fegato.
Quali sono le cause della cirrosi epatica?
La cirrosi epatica comincia a formarsi dopo ripetuti danni al fegato a cui l’organo cerca di rimediare rigenerandosi: quando l’accumulo delle cicatrici supera le cellule sane, il fegato è compromesso dalla malattia.
Il processo di cicatrizzazione è lento e può durare anni prima di manifestarsi come patologia dovuta a diverse condizioni.
Fattori di rischio reversibili:
- Sindrome metabolica.
- Pressione alta.
- Eccesso di colesterolo o trigliceridi nel sangue.
- Blocco dei tubi biliari per calcoli alla colecisti.
Fattori ereditari:
- Accumulo di ferro nel fegato (emocromatosi).
- Accumulo di rame nel fegato (malattia di Wilson).
- Deficit congenito di α1-antitripsina.
- Malattie da accumulo di glicogeno.
- Epatite autoimmune.
- Fibrosi cistica.
- Trasmissione madre-figlio dell’epatite C.
Cause frequenti:
- Epatite C, B e D.
- Abuso di alcol.
- Steatoepatite non alcolica, forma grave del fegato grasso.
Quali sono i sintomi della cirrosi epatica?
Ai primi stadi, la malattia del fegato è asintomatica per questo progredisce indisturbata fino a che si manifesta in tutta la sua gravità, cosa che può accadere anche a distanza di 10-20 anni.
I sintomi della cirrosi epatica comprendono stanchezza, mancanza di appetito, nausea, prurito, perdita di peso. A questi si aggiungono sintomi che al tempo stesso sono anche delle conseguenze della patologia:
- Edema diffusi a gambe e addome.
- Sviluppo di varici.
- Insufficienza renale.
- Ingrossamento della milza.
- Cancro al fegato.
Per accertare la natura dei sintomi si ricorre alla diagnosi che si esegue attraverso la biopsia epatica per analizzare al microscopio il tessuto cicatriziale, le analisi del sangue e la diagnostica per immagini per verificare le dimensioni del fegato.
Cosa fare in caso di diagnosi di cirrosi epatica?
Lo ripetiamo: la cirrosi epatica è una malattia irreversibile. L’obiettivo dei medici è arrestare lo sviluppo della cicatrizzazione dell’organo e indicare al paziente opportune le terapie farmacologiche e il corretto stile di vita. Questo comprende:
- Divieto assoluto di assumere alcol.
- Dieta variegata con un controllato apporto di sale e grassi.
- Uso di diuretici contro edema e asciti.
Nei casi gravi in cui, nonostante tutte le accortezze del caso, la cirrosi epatica progredisce il medico valuta la possibilità di un trapianto di fegato.