Come molte cose apparentemente banali, anche mettere il collirio negli occhi può rivelarsi un’operazione più complicata del previsto. Vediamo insieme quando usare il collirio e come instillarlo.
Quando si usa il collirio. Il collirio oculare è un unguento che viene prescritto dall’oculista in seguito a un’operazione o per curare un’infezione; ci sono casi in cui si può richiedere il collirio rivolgendosi solo al farmacista: irritazione oculare, congiuntivite allergica e secchezza oculare sono le classiche situazioni in cui non si prenota una visita oculistica, ma ci si affida al parere del farmacista che sa indicare il collirio giusto per ogni disturbo visivo.
Come si mette il collirio.
- meglio sedersi per evitare i rischi di una mano tremolante, alzare il mento e guardare verso l’alto;
- con una mano teniamo il flacone di collirio e con l’altra tiriamo giù la palpebra inferiore dell’occhio in modo da ampliare uno spazio, propriamente la fornice congiuntivale inferiore, in cui instilleremo le gocce;
- teniamo il beccuccio del flacone a una distanza minima di 5cm dalle ciglia: il contatto potrebbe veicolare germi dannosi per l’occhio;
- dopo aver messo il collirio, chiudiamo dolcemente la palpebra e massaggiamo nell’angolo interno, in modo da evitare la fuoriuscita delle gocce.
Di solito la somministrazione del collirio è limitata nel tempo, e in ogni caso bisogna leggere il bugiardino per conoscere i tempi di conservazione. Attenzione a non prestare né prendere in prestito il collirio: il rischio di contagio di virus è molto alto se non si è avuta l’accortezza di evitare il contatto con il flacone del collirio e qualsiasi superficie esterna, ciglia comprese.
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Dr Massimo Mammone
Centro Oftalmologico Dr Severino Santoro
Prof. Dr Fabio Dossi