L’holter cardiaco è uno strumento usato in cardiologia per testare la salute del cuore attraverso il monitoraggio del battito cardiaco. È un esame non doloroso né invasivo, richiede all’assistito solo la pazienza di indossare, per 24 ore, l’apparecchio medicale così come applicato dal medico, cioè tenendo gli elettrodi sul torace e portando con sé un piccolo registratore a batteria.
Nonostante la semplicità della strumentazione, ad alcune persone l’holter cardiaco può provocare disagi o risultare poco pratico. Questi pazienti saranno contenti di sapere che in un futuro non troppo lontano l’holter e l’elettrocardiogramma saranno sostituiti da una pillola.
Un gruppo di scienziati del MIT e di Harvard hanno realizzato una pillola contenente una microtelecamera che, ingerita, registra la frequenza cardiaca e respiratoria, e riporta a un registratore esterno tutti i dati raccolti.
Per verificare le aritmie e sintomi di altre malattie cardiache, come il cardiopalmo e le vertigini improvvise, basterà dunque recarsi dal proprio cardiologo e ingerire la pillola con microtelecamera. È un’invenzione nata da un attento lavoro di ricerca e perfezionamento, e che potrebbe essere applicata a più ambiti, non solo la diagnosi di malattie cardiache ma anche il monitoraggio di frequenza cardiaca e polmonare in situazioni di forte stress e in condizioni in cui non è possibile avere a disposizione medici e ambulatori.
La pillola che sostituirà l’elettrocardiogramma è stata testata su alcuni animali per confrontare i valori rivelati da questo metodo con quelli emersi dai classici esami diagnostici: i risultati coincidono, e questo incoraggia i ricercatori a proseguire i test anche sull’uomo.