Il caldo estivo favorisce e accelera i processi degenerativi del cibo responsabili delle intossicazioni alimentari. Se è vero che non si può ostacolare il caldo, lo è altrettanto dire che conservare il cibo in modo corretto evita il rischio di spiacevoli disturbi di salute.
Prima di spiegare in dettaglio come si conservano gli alimenti in estate, precisiamo che è bene evitare scorte abbondanti di alimenti freschi a ridosso della partenza per le vacanze, e che in estate più che mai è necessario prestare attenzione alla differenza tra scadenza e termine minimo di conservazione:
- La scadenza è segnalata sull’etichetta dalle espressioni “da consumarsi preferibilmente entro” o “da consumarsi entro” seguite da una data. Nel primo caso il giorno indicato è relativo e, in linea di massima, il prodotto può essere mangiato in sicurezza anche fino a 1 settimana dopo la data, per esempio lo yogurt. Nel secondo caso, l’assenza dell’avverbio dà un’indicazione tassativa: quel cibo deve essere consumato necessariamente entro la data scritta sulla confezione altrimenti perde le sue specifiche proprietà nutrizionali e diventa pericoloso per la salute.
- Il termine di conservazione indica il modo in cui il prodotto aperto dev’essere conservato. Per esempio, la panna fresca è da consumarsi entro due giorni dall’apertura.
Come si ripone il cibo nel frigorifero? Ogni ripiano del frigo ha una temperatura diversa: bisogna riporre gli alimenti in frigorifero in base alla necessità termica del cibo.
Anche nel frigorifero vale il principio fisico secondo il quale il caldo sale e il freddo resta in basso. Ciò significa che il ripiano basso, quello con i cassetti per la verdura, è più freddo di quello alto. Fatta questa premessa, ecco come distribuire gli alimenti in frigorifero:
- Frutta e verdura al fresco. Non lavarli prima della conservazione per evitare la formazione di muffe e riporli nei cassetti bassi del frigo senza alcuna protezione o in sacchetti di carta. Bisogna conservare fuori dal frigorifero la frutta esotica, gli agrumi, i cetrioli, i pomodori e le zucchine.
- Carne e pesce tra 0° e 2° C. Appena sopra i cassetti della frutta è il posto della carne – da riporre in sacchetti di plastica e consumare entro 2-3 giorni tranne quella macinata che va mangiata entro le 24 ore – e del pesce per massimo 24 ore, già pulito e sistemato in sacchetti di plastica.
- Formaggi, salumi e uova tra 4° e 5° C. Salendo, troviamo il posto per i latticini, i salumi e le uova. Questi alimenti si conservano bene se i formaggi sono avvolti in carta da forno e messi in contenitori puliti ed ermetici, i salumi restano nella carta per alimenti per cinque giorni al massimo, e le uova riposte nel contenitore sullo sportello del frigorifero.
- Avanzi e cibi cotti. Il ripiano più alto del frigorifero è il posto giusto per gli avanzi di cibo cotto e da consumare entro le 24 ore, come la pasta fredda, l’insalata di riso o un secondo di carne.
Alle indicazioni per conservare il cibo in estate si aggiunge il buon senso di pulire il frigorifero con gli appositi prodotti o solo con acqua, aceto e bicarbonato per evitare che microrganismi dannosi alterino la bontà degli alimenti, e di riporre in frigo il cibo nel minor tempo possibile per non interrompere la catena del freddo dal luogo di acquisto alla propria casa. Raccomandazione, questa, particolarmente valida per i surgelati.
La una corretta conservazione degli alimenti è tanto importante per garantire caratteristiche nutrizionali, proprietà organolettiche e sicurezza del consumatore da indurre il Ministero della Salute a stilare un decalogo sulla sicurezza nel frigorifero che vi invitiamo a consultare.