Articolo aggiornato il 24 febbraio 2017
Come scegliere il termometro per misurare la febbre? La risposta immediata potrebbe essere “uno vale l’altro”. E invece no, perché ci sono diverse alternative al termometro con mercurio in disuso dal 2009, e ciascuna ha caratteristiche proprie da conoscere per essere usato in modo corretto.
Conoscere la temperatura corporea
Per usare il termometro in modo corretto bisogna conoscere la temperatura corporea e i fattori che la determinano ed è necessario ricordare cosa fare e non fare prima di misurare la febbre.
La temperatura corporea è determinata da molteplici fattori esterni, come il calore dell’ambiente, il sudore o l’aver mangiato, bevuto e fumato meno di 30 minuti prima di usare il termometro. Questi elementi influenzano la misurazione della febbre in maniera diversa a seconda del tipo di termometro usato e della zona del corpo scelta per rilevare la febbre.
La temperatura del corpo, infatti, si può misurare per via rettale, ascellare, orale, auricolare e dermica, e lo si fa con il termometro digitale, in vetro, auricolare o a infrarossi.
Come scegliere il termometro per misurare la febbre
Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di ogni tipo di termometro per misurare la febbre e come si usa.
Termometro di vetro con il mercurio. Non è più in commercio dal 2009 perché il vetro si rompe cadendo e il mercurio contenuto è pericoloso sia per la persona sia per l’ambiente nel quale si diffonde. Nonostante ciò, il vecchio termometro a mercurio è il più diffuso e presente in molte case: è considerato affidabile e semplice da usare. Attraverso il vetro si leggono le tacche che indicano il valore, in genere da 35°C a 41°C. Prima di usarlo, si scuote il termometro fino a far scendere la colonnina di mercurio a 35°C e, dopo 5 minuti, si controlla a quale valore è arrivato il mercurio.
Termometro digitale. È resistente e sicuro perché è di plastica ed facile da usare grazie al display sul quale si visualizza la temperatura corporea rilevata. Per misurare la febbre con il termometro digitale bisogna schiacciare il tasto di accensione e usare il dispositivo: dopo circa 2 minuti il segnale acustico indica la fine della misurazione.
Termometro frontale a infrarossi. È il modello più sofisticato, in cristalli liquidi, usato soprattutto per la misurare la febbre a un neonato per via frontale e timpanica. È igienico perché si usa a distanza: capta le radiazioni emesse naturalmente dal corpo e le traduce in gradi corporei. Il punto debole è che è attendibile solo se usato nel modo corretto e non tutti sono in grado di farlo, per questo si consiglia di chiedere al medico come si usa.
Termometro auricolare. Ha una forma conica che si inserisce nel condotto uditivo dove capta il calore generato dal timpano e dai tessuti circostanti. Si può usare solo in assenza di tappi di cerume, otite o altre infezioni dell’orecchio.
App per misurare la febbre. C’è un app per tutto, anche per misurare la febbre. Può avere nomi e versioni diverse, ma il punto comune è che è possibile scaricare sul proprio smartphone e iPhone un’applicazione capace di rilevare la temperatura corporea attraverso la semplice pressione di un dito sulla fotocamera. In pochi secondi, l’app per misurare la febbre mostra sul display non solo la temperatura rilevata ma anche la frequenza dei battiti cardiaci e, per completezza, la stessa app memorizza i dati creando una sorta di scheda medica utile per monitorare la propria condizione termica.
Misurare la febbre: qual è il metodo migliore
Non esiste un metodo migliore di un altro per misurare la febbre, piuttosto ne esistono alcuni più attendibili, e dunque affidabili, di altri.
La misurazione rettale è la più attendibile ma anche la meno usata, perché poco pratica e per molte persone imbarazzante. Si usa soprattutto per misurare la temperatura corporea dei bambini sotto i 3 anni e degli anziani. Nei bambini bisogna introdurre nel retto il bulbo del termometro di 2cm e negli anziani di 5cm, in entrambi i casi non bisogna forzare ed è necessario tenerlo per 3 minuti. Questa è la misurazione più attendibile perché mostra l’effettiva temperatura corporea centrale, circa 37°C, non influenzata da fattori esterni.
La misurazione ascellare è la meno affidabile perché subisce i condizionamenti esterni, per esempio il calore della stanza, l’uso di coperte e indumenti pesanti, la sudorazione. Sono tutti elementi che falsano la valutazione dell’ipertermia. Inoltre, è necessario sapere che la temperatura ascellare è di 36,6°C ± 0,5°C, circa 1°C inferiore a quella orale. Il termometro viene messo sotto l’ascella che lo stringe, reggendolo, per 5 minuti.
La misurazione orale è attendibile solo se il soggetto tiene la bocca ben stretta attorno al bulbo del termometro, respira con il naso e non ha bevuto o ingerito cibi e bevande calde meno di 30 minuti prima misurazione. Se si sceglie questo metodo si deve ricordare che la temperatura orale – sottolinguale – è di circa 0,2-0,5°C inferiore a quella rettale.
Qualunque termometro e metodo si usi per misurare la febbre, è necessario curare l’igiene: pulire il bulbo del termometro ed evitate di coprirlo con guaine o altri tipi di involucro che potrebbero, per esempio, essere ingeriti o restare nel retto.