L’etichetta degli alimenti ci dice quanti grassi, carboidrati, fibre, sali minerali e altri nutrienti contiene ciò che stiamo per mangiare, in molti casi riporta anche l’indicazione sulla provenienza dell’alimento per poter ricostruire la filiera di produzione. E se l’etichetta del cibo ci dicesse anche quale attività fisica fare per smaltire le calorie di troppo?
È quanto propone la Royal Society of Public Health, un’organizzazione indipendente inglese impegnata nel miglioramento della salute pubblica e del benessere. Pubblicata sul British Medical Journal, l’iniziativa ha riscosso interesse sia da parte dei medici e di quanti sono impegnati nel divulgare uno stile di vita salutare sia tra le persone che ammettono di trovare poco chiare le etichette degli alimenti. Queste stesse persone hanno dichiarato che leggere sull’etichetta quale attività fare per smaltire le calorie del cibo, e per quanto tempo, li aiuterebbe a seguire con maggiore facilità quanto necessario per mangiare bene e tenersi in forma.
Sapere che smaltire le calorie di una lattina di bibita gasata richiede 13 minuti di corsa, e che serve un’ora e mezza di camminata veloce per scaricare le 449 calorie date da una grossa fetta di pizza aumenta la consapevolezza del consumatore e, al tempo stesso, evidenzia una volta di più il legame tra alimentazione e attività fisica. Non è una novità: nelle linee guida dell’OMS contro le malattie della sedentarietà, obesità soprattutto, un ruolo centrale riveste il tempo dedicato al movimento, diverso in relazione all’età.
Quella della Royal Society of Public Health è al momento solo una proposta, ma potrebbe concretizzarsi fino a rendere l’etichetta degli alimenti che mangiamo completa di tutte le indicazioni necessarie per mangiare bene e stare in forma. Nel frattempo, possiamo seguire i nostri consigli di buona alimentazione e rivolgersi agli specialisti nel forum.