Asma, allergie, diabete ed epilessia sono le quattro malattie di maggior impatto epidemiologico in età pediatrica, e i bambini che ne soffrono hanno bisogno di assumere farmaci specifici in varie fasi della giornata, anche quando si è a scuola. Ma chi può e chi deve somministrare le medicine ai bambini in aula?
Finora, insegnanti e Dirigenti scolastici si sono attenuti a delle indicazioni orientative inadeguate a fronteggiare sia situazioni particolari sia le esigenze del singolo minore. Questa mancanza è stata colmata dalle Linee Guida in materia di somministrazione dei farmaci a scuola definite dal Comitato Paritetico nazionale, istituito nel 2012 tra ministeri dell’Istruzione e della Salute, Conferenza unificata Stato-Regioni, Istat e un team di esperti di asma, allergie, diabete ed epilessia.
Cosa dicono le Linee Guida per la somministrazione dei farmaci a scuola. La famiglia dell’alunno, o chi ne ha la patria podestà, deve rivolgersi al pediatra che insieme al medico specialista delinea un Piano terapeutico individuale, dunque personalizzato, sulle esigenze del singolo bambino. I genitori consegnano al Dirigente scolastico il piano terapeutico e la Certificazione della diagnosi per richiedere l’assistenza sanitaria. A questo punto, il Preside della scuola deve interfacciarsi con un gruppo di coordinamento che, oltre alla famiglia dell’alunno, comprende Asl, Comune, associazioni ed enti di volontariato e utilità sociale. Dopo aver analizzato i documenti presentati dai genitori, il gruppo di coordinamento definisce un Protocollo attuativo individuale che include le modalità di somministrazione del farmaco. In alcuni casi, lo studente può prendere da sé la medicina, in altri casi è necessario individuare una persona, tra famigliari, personale scolastico o esterno, che abbiano la responsabilità di attuare il piano terapeutico previsto per l’alunno durante l’orario scolastico.
Individuata la persona che deve somministrare il farmaco all’alunno, resta da decidere se serva o meno una preparazione per farlo. In caso positivo, le Linee Guida specificano che la persona individuata debba seguire una formazione mirata per dare il farmaco allo studente in tutta sicurezza e per intervenire in situazioni di emergenza. In tal caso, è inoltre d’obbligo chiamare il 112/118.