Manca poco al Natale: basta sentire queste parole per avvertire un senso di ansia crescente. Accade a un numero sempre maggiore di persone che vivono la festa più attesa dell’anno con un misto di agitazione, malinconia e tristezza.
Tutta colpa delle aspettative
La principale causa della sindrome del Natale non è la festa in sé ma il carico di aspettative che, a partire da uno o più mesi prima, comincia ad accumularsi nella testa fino a influenzare lo stato d’animo.
A partire da novembre in Tv e sui giornali è un susseguirsi di pubblicità di regali, pandoro e panettone che ritraggono quadretti famigliari perfetti, dove tutti sono in sintonia tra loro e lo stare a tavola è un momento scandito da sorrisi e gesti amorevoli. Queste immagini evocano atmosfere ideali e, in quanto tali, in molti casi lontane dalla realtà.
La tradizione natalizia prevede la condivisione di pasti, giochi e chiacchiere con la famiglia e gli amici, situazioni che possono diventare fonte di ansia se vissute con l’obbligo di mostrarsi sempre disponibili, sorridenti e affettuosi.
Lo spirito natalizio, infatti, vorrebbe zittire sia quei contrasti familiari mai sopiti e sempre malcelati che rischiano di riemergere durante pranzi e cene di Natale, sia la voglia, che ognuno può sentire, di fare tutt’altro ed essere altrove.
Ai sorrisi di circostanza si aggiunge la corsa ai regali e la connessa ansia da prestazione: stupire e non fare brutte figure.
Sommando tutte le componenti, il risultato non più che essere stress e malinconia.
La ricetta per un Natale perfetto non esiste, certo è che chi soffre di malinconia, solitudine e tristezza durante le festività dovrebbe cominciare ad ascoltarsi e a dare priorità alle proprie emozioni:
– riposare, uscire o dedicarsi a qualcosa che faccia stare bene invece di ostinarsi a restare in compagnia di persone poco gradite;
– fare solo regali davvero sentiti e in linea con le proprie possibilità;
– ridimensionare l’idea stessa del Natale fino a considerarla una festa come le altre e che, come le altre, passerà.
In molte occasioni, la solitudine e l’insofferenza sono solo brutte sensazioni che si amplificano rifiutando i momenti di convivialità. In questi casi, il modo migliore per vincere lo stress del Natale è reagire alla pigrizia, al pregiudizio e cercare contesti di condivisione, a tavola o ovunque si stia bene.
Un po’ di mot non possono far bene ma, attenzione, non tra un negozio ed un altro, tra i negozi e la natura, tra casa e natura…