Oltre al condom, al coito interrotto e alla vasectomia, a breve l’uomo potrebbe servirsi di un altro contraccettivo maschile più sicuro, efficace e reversibile. Si tratta di un’iniezione a cui si lavora dal 2014 circa e che crea una temporanea aspermia, cioè una concentrazione di spermatozoi per millilitro di liquido seminale insufficiente per la procreazione: al di sotto di 1 milione invece dei necessari 15 milioni.
Così, se da un lato l’infertilità maschile è una condizione vissuta in modo problematico e che rappresenta una delle cause del calo demografico in Occidente, dall’altro la ricerca scientifica offre un nuovo anticoncezionale per l’uomo alle coppie che scelgono di rimandare una gravidanza.
Risultati della sperimentazione e controindicazioni
Lo studio, coordinato da Philip Reyes Festin dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) di Ginevra, è giunto alla fase II della sperimentazione e ha dimostrato la sua efficacia prima nei test sugli animali e poi in quelli umani. 320 uomini di età compresa tra i 18 e i 45 anni, in buone condizioni di salute e in una relazione stabile da almeno un anno, hanno ricevuto un’iniezione di contraccettivo maschile per due volte ogni 8 settimane. L’esito della sperimentazione è positivo se si considera che nel corso dello studio durato 4 anni ci sono state solo 4 gravidanze.
Nonostante i risultati incoraggianti c’è ancora bisogno di altri studi e osservazioni per migliorare le proprietà del nuovo anticoncezionale, in modo particolare limitare gli effetti collaterali. Molti tra gli uomini che hanno provato l’iniezione per evitare una gravidanza indesiderata hanno lamentato dolori muscolari, depressione (3%), calo dell’umore (5%), acne, aumento della libido.
Sottolineiamo che il nuovo contraccettivo maschile è un polimero che, a differenza della vasectomia, blocca temporaneamente l’afflusso dello sperma dai testicoli ai dotti deferenti ed è reversibile: basta sospenderne l’uso per ritrovare la capacità riproduttiva entro un anno.