Oggi diamo risalto a una notizia risalente allo scorso luglio ma di cui si è parlato poco: ritardare il taglio del cordone ombelicale da 1 a 3 minuti diminuisce la possibilità di anemia nel neonato.
Lo studio pubblicato sulla Cochrane library riporta il risultato di una ricerca effettuata su 3900 bambini nati a termine, ossia alla fine dei 9 mesi di gestazione. L’equipe medica guidata da Philippa Middleton del Centro di Ricerca sulla Salute materno-infantile dell’Università di Adelaide (Australia) ha promosso lo studio partendo dalle osservazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità secondo cui, appunto, tagliare e legare il cordone ombelicale a 3 minuti dalla nascita fa bene al neonato.
Subito dopo il parto, infatti, attraverso il cordone il bambino riceve da 54 a 160ml di sangue. Per questo, aspettare pochi minuti prima del clampaggio (così si chiama il taglio e l’annodamento del cordone) garantisce ai bambini una maggiore riserva di ferro riscontrabile entro i primi 6 mesi di vita. Le mamme, d’altro canto, non hanno mostrato un aumento di emorragia, perdita di sangue o calo di emoglobine a seguito del taglio ritardato.
Oltre a benefici per mamma e bebè, fare il clampaggio dopo 3 minuti comporta anche il rischio di aumentare la possibilità di ittero, una condizione affrontata con la fototerapia e una controindicazione di cui bisogna tener conto al momento del parto.
Insomma, la ricerca della Dott.ssa Middleton dimostra che fare il clampaggio dopo 3 minuti dà vantaggi sia alla mamma che al bambino, ed è una decisione particolarmente valida nel caso in cui ci siano concrete possibilità di anemia già alla nascita, per esempio se è la stessa mamma ad avere poco ferro.
Leggi l’articolo originale e gli approfondimenti sul sito della Cochrane library.
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Dr Franco Lisi
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