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Crampo muscolare mentre si nuota: come bloccarlo?

Crampo muscolare in mare
Crampo muscolare in mare






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Il crampo muscolare è una contrazione improvvisa di un muscolo striato che blocca l’articolazione colpita e si manifesta con un dolore intenso. Quelli più frequenti sono i crampi a coscia, piede e polpaccio.

Avere un crampo mentre si nuota in mare, magari al largo, è un’eventualità da non sottovalutare perché potrebbe impaurire e compromettere il ritorno a riva. Per evitare questo rischio, è bene sapere come bloccare i crampi muscolari.

 

Come si blocca un crampo mentre si nuota? L’obiettivo è distendere il muscolo contratto, per farlo è necessario mettersi il più possibile in condizioni di sicurezza in mare ed eseguire queste manovre di soccorso.

  • Crampo al piede. Distendere la pianta poggiando il piede sul fondo e, se non è possibile, prendere la punta del piede tirandolo progressivamente verso se stessi.
  • Crampo al polpaccio. Distendere la gamba tenendo il piede nella posizione cosiddetta “a martello” per evitare di mantenere l’accorciamento del polpaccio. Se risulta difficile farlo, ci si può aiutare tirando il piede con la mano.
  • Crampo alla coscia. In genere colpisce la parte posteriore della coscia. Per alleviare la contrattura muscolare è necessario distendere la gamba il più possibile.

 

Raggiunta la riva, si devono ripetere i movimenti decontratturanti stando seduti o sdraiati per alcuni minuti, e se il crampo non dovesse passare, si può ricorrere all’applicazione di acqua calda per sciogliere la contrattura muscolare.

Quali sono le cause del crampo muscolare? Sebbene non si conoscano tutte le cause dei crampi, i motivi certi sono 3:

  1. Eccessivo sforzo fisico.
  2. Movimento sbagliato.
  3. Disidratazione e alimentazione povera di sali minerali.

 

Anche gli atleti professionisti possono incorrere in crampi muscolari durante lo svolgimento di un’attività fisica che richiede importanti risorse energetiche e meccaniche. A maggior ragione, l’eccessivo sforzo fisico compiuto da sportivi amatoriali con alle spalle un allenamento insufficiente o mancante – per es. runner del week end o nuotatori occasionali – richiede al corpo un impegno smisurato rispetto alle reali possibilità. Se si pensa di fare lunghe nuotate in estate dopo un anno di fermo, il crampo muscolare a polpaccio, coscia o piede è più che probabile: prima del tuffo, meglio fare stretching e bere bevande ricche di potassio, sodio e magnesio.

 

Basta un movimento sbagliato per avvertire un blocco, un dolore o avere un crampo muscolare. Questo è possibile soprattutto quando si nuota a ritmi troppo veloci. In tal caso, è facile avere crampi alle caviglie perché, per dare più slancio alla gamba impegnata a contrastare la resistenza dell’acqua, il piede si distende ed esercita una forte tensione sulla caviglia. Meglio rallentare il ritmo e cominciare nuotando sul dorso per distribuire lo sforzo muscolare su tutto il corpo.

 

Ogni attività fisica comporta la dispersione di liquidi e sali minerali attraverso il sudore. Accade anche quando si nuota: il corpo suda stando in acqua perché svolge un’attività fisica. Sottovalutare questo significa incorrere in disidratazione e perdita di sali minerali. Prima di nuotare bisognerebbe mangiare una banana o bere una bevanda arricchita con potassio, sodio e magnesio. Per avere sempre pronta una scorta di sali minerali è necessario includere nella dieta i cibi giusti: verdure a foglia verde, broccoli, banane e albicocche, latticini, pesce, uova, fegato.

 

Fonte e approfondimenti: www.nuotomania.it


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