Gli antiossidanti potrebbero essere dannosi e persino annullare gli effetti della chemio e radioterapia. Questa la teoria del Prof. Dr Watson, Premio Nobel nel 1962 per aver scoperto la molecola del DNA insieme a Francis Crick e Maurice Wilkins.
L’affermazione del Prof. Watson è stata accolta con scetticismo dalla comunità scientifica che considera una provocazione le parole del Premio Nobel.
Cancro e antiossidanti. Nel suo studio pubblicato su Open Biology, Watson si è soffermato sull’azione svolta dai Ros, Reactiv oxygen species, ossia le Specie reattive dell’ossigeno che rappresentano i radicali liberi a maggiore diffusione, e che svolgono un ruolo importante nella fisiologia umana. I Ros, però, sono così tanto attivi da essere capaci di danneggiare molecole fondamentli come il Dna e Rna.
Cosa c’entrano ossidanti e antiossidanti? Le cellule tumorali, per proliferare e rimanere in vita, devono sconfiggere l’ossidazione e quindi, per esempio, contrastare l’azione dei Ros. La chemioterapia e la radioterapia sono trattamenti che mirano a bloccare lo smaltimento dei Ros, quindi degli ossidanti, e secondo Watson puntare sugli antiossidanti come cura al cancro potrebbe avere, in realtà, un effetto contrario a quello sperato.
Detto in soldoni: una dieta ricca di antiossidanti derivanti da frutta e verdura potrebbe paradossalmente annullare l’azione ossidante dei Ros necessaria a bloccare e sconfiggere il cancro.
Lo studio di Watson ha generato un’accesa discussione nel mondo della medicina, e noi restiamo in attesa di conoscere se le cure contro il cancro potranno davvero basarsi sugli antiossidanti, oppure no.
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Prof. Dr Giuseppe Colucci
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