Il Ministero della Salute Beatrice Lorenzin lo ha annunciato su Facebook: le cura per l’endometriosi saranno incluse nei Lea – Livelli essenziali di assistenza.
Una notizia accolta con positività dalle circa 3 milioni di donne italiane che convivono con l’endometriosi, una malattia invalidante e tanto difficile da affrontare che la diagnosi arriva, in media, dopo 9 anni di esami e screening medici.
Cos’è l’endometriosi? Il nome della malattia deriva dall’endometrio, un tessuto di norma presente nell’utero. Può accadere, però, che l’endometrio cresca al di fuori della sua sede naturale e questo determina la patologia caratterizzata da dolori intensi, specie in concomitanza con il ciclo mestruale, sanguinamento e difficoltà durante il rapporto sessuale. Le donne che soffrono di endometriosi spesso preferiscono tacere piuttosto che parlare con il proprio ginecologo, questo ritarda la diagnosi della malattia e, in molti casi, può aggravarla.
A oggi, le spese per la cura dell’endometriosi sono notevoli, e non essendo riconosciuta come malattia le donne non possono richiedere il certificato medico che permetterebbe loro di usufruire del permesso retribuito per assentarsi dal lavoro. Grazie all’introduzione dell’endometriosi nei Lea la situazione dovrebbe presto cambiare: le cure per l’endometriosi al 3° e 4° stadio, le forme più gravi, saranno erogate gratuitamente o dopo il pagamento del solo ticket.
Sempre su Facebook il Ministro Lorenzin, come ministro e come donna, si dice vicina alle donne con endometriosi e dice loro di non sentirsi sole perché da oggi possono rivolgersi al Ministero della Salute per ricevere qualsiasi informazione utile sugli accessi alle cure della malattia.
Fonte e approfondimento: Lorenzin, “Per l’endometriosi si avrà diritto all’esenzione”.