Con la bella stagione arrivano puntuali le pulizie di primavera e possiamo approfittarne per fare un po’ di decluttering.
Decluttering vuol dire letteralmente liberarsi del superfluo, e vale tanto per la roba di troppo che ingombra i nostri armadi quanto per le ansie, i ricordi e tutti quegli stati d’animo piacevoli e non che ci tengono ancorati al passato.
Guardiamoci intorno: probabilmente la nostra casa è colma di souvenir, cimeli dell’infanzia e cianfrusaglie risalenti ad anni fa. Sono ancora lì perché abbiamo pensato “non voglio liberarmene” oppure “un giorno potrà servirmi”. In realtà, la maggior parte delle persone usa solo il 20% di ciò che possiede, tutto il resto è superfluo.
Conserviamo di tutto per i motivi più disparati, ma a lungo andare si corre il rischio di sentirsi soffocati da oggetti che, spesso, non ci rappresentano più.
Le cose che abbiamo in casa sono la manifestazione della nostra personalità e basta osservarle per sentirci al sicuro. Non cestinare mai niente per anni, però, potrebbe renderci incapaci di crescere e affermare un’immagine più matura di noi stessi.
Il decluttering diventa l’occasione per liberarsi del vecchio e fare ordine fuori e dentro di sé. Chiediamoci sinceramente se è utile avere sempre a portata di mano il quaderno delle elementari o il biglietto aereo del viaggio di due anni fa. Quasi certamente la risposta è no. E allora via! Facciamo spazio intorno a noi, sistemiamo le zone più disordinate della casa e immediatamente ci sentiremo più leggeri e liberi. Le esperienze vissute restano dentro di noi e non negli oggetti inutili.
L’ordine esterno facilita l’armonia interiore, dà linfa a nuove idee e afferma una rinnovata consapevolezza di sé.
Visto quanti vantaggi? Godiamoci lo spazio ritrovato, a patto di non cedere alla tentazione di riempirlo con nuovi acquisti.