Manca oltre un mese alla festività più scintillante dell’anno ma, a giudicare dagli addobbi delle città, il Natale sembra essere vicino. C’è chi gioisce all’idea, chi è in trepidante attesa di riabbracciare amici e familiari e chi, al contrario, s’incupisce.
Il Natale è una festa, ci si ritrova con i propri cari a tavola e fuori casa eppure, per alcune persone, le festività natalizie rappresentano un pesante stress emotivo. Perché accade? In ambito medico, questo malessere si chiama depressione natalizia oppure holiday depression.
“Feelings about Christmas”, uno studio svolto in America nel 1981 su pazienti con disturbi psicologici, ha messo in risalto quanto i sintomi fossero simili al malessere vissuto da un numero crescente di persone durante le festività di Natale.
Festività e depressione. Sembra una strana coppia, eppure è sempre più diffusa. Le cause vanno ricercate nelle manifestazioni di gioia e festa che coinvolgono non solo il ristretto nucleo familiare ma l’intera società. Per cui chi in quei giorni si sente triste, malinconico, stressato, nervoso e asociale, sente di aver disatteso le aspettative di chi gli è accanto.
Essere felici, altruisti e buoni diventa un must, e questo genera stress e pressione emotiva che non tutti riescono a gestire e smorzare.
Durante le feste di Natale sono tanti i momenti che mettono a dura prova la serenità di chi, appunto, teme le feste: la corsa al regalo, i pranzi in famiglia, l’atmosfera di calore e intimità forzata.
Per evitare la depressione natalizia e vivere le festività con un minore malessere psico-fisico, è necessario avere bene in mente che:
– non è un obbligo essere felici, bisogna seguire ed esprimere il proprio stato d’animo senza sensi di colpa
– il regalo è un momento di condivisione amorevole, e non una gara a chi fa il dono più bello e costoso
– ritrovare tutti i parenti e condividere con loro tanti giorni può essere anche spiacevole, specie se ci sono situazioni familiari difficili da affrontare
– Il pranzo e la cena di Natale si possono organizzare con anticipo, in modo da diminuire lo stress
– non è un obbligo presenziare ad ogni invito o, al massimo, ci si può intrattenere per poco tempo con le persone con cui ci si sente a disagio
– la TV è un pessimo passatempo per chi si sente triste a Natale, perché tutte le trasmissioni sono buoniste e lontane dalla concretezza di cui ha bisogno chi si sente giù d’umore
– meglio non fare programmi tropo ambiziosi per l’anno nuovo, e pianificare traguardi accessibili alle proprie possibilità
E, infine, bisogna ricordarsi che la depressione di Natale è un malessere passeggero: meglio non disperarsi troppo.
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Centro Leonardo
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