È tempo di seguire una dieta di primavera per preparare il nostro organismo a vivere senza troppo malessere il passaggio dall’inverno alla bella stagione.
Le abitudini alimentari influiscono sulla salute e, in molti casi, determinano la maggiore o minore propensione a soffrire di alcuni disturbi stagionali. Accanto all’allergia al polline, altri disagi tipici della primavera sono la stanchezza e la spossatezza che l’alimentazione corretta riesce a prevenire o contrastare.
Da cosa nascono i disturbi primaverili
L’obiettivo della dieta di primavera non è tanto quello di perdere i chili di troppo ma di disintossicare il corpo dalle tossine accumulate nei mesi freddi quando cibo grasso, alcol e sedentarietà hanno il sopravvento.
A ciò si aggiunge il cambio dell’ora, una variazione della routine che altera il ritmo circadiano e necessita di una modifica delle abitudini per contrastare l’insonnia, la difficoltà di concentrazione, l’irritabilità propri del ritorno sia all’ora solare sia all’ora legale.
L’apparato gastrointestinale è quello più sensibile al cambio di stagione per questo è diffusa la sensazione di gonfiore, difficoltà a digerire e astenia generale. Accade perché, con l’arrivo di una temperatura più mite, il corpo esige un nutrimento diverso.
Come sempre, la natura dà la giusta risposta ai nostri bisogni: la frutta e la verdura primaverili sono ricche di vitamine, sali minerali e di tutti gli altri elementi nutrizionali di cui l’organismo ha bisogno per disintossicarsi dagli eccessi invernali.
Per mangiare nel modo giusto, basta seguire una regola valida tutto l’anno: portare a tavola i prodotti di stagione evitando quelli coltivati nelle serre perché poveri di vitamine e tendenzialmente più ricchi di pesticidi.
Cosa includere nella dieta di primavera
Gli alimenti da portare a tavola da marzo a giugno sono le verdure, meglio se mangiate crude perché conservano inalterate le loro proprietà benefiche. In particolare, è bene fare scorta di spinaci, tarassaco e carciofi, questi ultimi preziosi per gli organi emuntori – reni e fegato – il cui compito è quello di drenare i liquidi ed espellere le tossine inutili o dannose.
La dieta di primavera è anche allegra perché animata dal colore delle fragole – fonte di antiossidanti e dall’azione rigenerante per la pelle – delle ciliegie, specie le amarene, e dei frutti di bosco che favoriscono la diuresi e ostacolano l’accumulo di tossine. Attenzione a non esagerare con le quantità: la frutta primaverile è sana ma anche molto dolce, e non è salutare introdurre troppi zuccheri. Ricordiamo che la quantità di fruttosio e zucchero aumenta se si mangia la frutta sotto forma di centrifugati e frullati.
Il miglio e il farro sono cereali naturalmente privi di glutine e più digeribili che possono sostituire il pane e la pasta; anche il riso con i legumi è un’ottima soluzione per un pasto.
Bere 2 litri di acqua al giorno e variare con le tisane drenanti completa la dieta di primavera dando all’organismo l’idratazione necessaria per prepararsi alla nuova stagione.