Nel 2010 l’UNESCO ha riconosciuto la Dieta mediterranea Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Le motivazioni sono tante e possiamo sintetizzarle dicendo che la dieta mediterranea non è una dieta dimagrante ma un regime alimentare equilibrato e completo che assicura il nutrimento adeguato per avere corpo e mente in perfetta salute.
La dieta mediterranea rallenta l’invecchiamento cerebrale
Non solo parole crociate e attività fisica: per rallentare il declino cognitivo è necessario nutrire il cervello con gli alimenti giusti. Grazie alla quotidiana assunzione di frutta, verdura, pesce e fibre, la dieta mediterranea riduce i fattori di rischio della demenza senile e migliora le capacità della memoria.
Siamo inclini a pensare che dimenticare le cose e avere un cervello pigro siano prerogative della terza età, invece sono disturbi che possono interessare anche in età giovanile. Per questo, seguire il regime alimentare mediterraneo sin da ragazzi aiuta il cervello a conservare e potenziale le sue capacità cognitive e di memoria. Il merito è degli antiossidanti contenuti soprattutto nell’olio d’oliva, cardine della dieta mediterranea, che evitano un eccessivo stress ossidativo aiutando il corpo a liberarsi delle tossine responsabili anche di un deterioramento cerebrale.
La dieta mediterranea ostacola il diabete
Avere un genitore o un parente stretto con diabete aumenta il rischio di sviluppare la malattia. Avere una predisposizione genetica al diabete non significa avere la certezza di ammalarsi: oltre alla genetica conta l’epigenetica, cioè lo stile di vita, le abitudini alimentari e sportive che, scelte da ciascuno di noi, influiscono sulla modalità di attivazione ed espressione dei nostri geni. Una persona con famigliarità al diabete può evitare la malattia se svolge un’attività fisica costante e segue una dieta sana e completa come quella mediterranea.
In particolare, la dieta mediterranea previene il diabete di tipo 2 perché accresce il gruppo di cellule preposte a ripulire i vasi sanguigni. Le cellule, dette progenitrici endoteliali, entrano in azione per riparare i vasi sanguigni danneggiati e liberare i grandi vasi dalle lipoproteine nella parete arteriosa evitandone l’accumulo, l’ossidazione e la successiva aterosclerosi. Questo processo allontana il rischio di malattie cardiovascolari, come infarto e ipertensione, ma al tempo stesso si rivela efficace per proteggere i vasi sanguigni delle persone con diabete di tipo 2.
Alimenti promossi e bocciati
La Società italiana di diabetologia (Sid) incoraggia l’adozione della dieta mediterranea per prevenire il diabete e contenere i rischi della malattia. La Sid indica anche quali sono gli alimenti promossi e quali quelli bocciati.
Nella dieta quotidiana non devono mancare i pilastri della dieta mediterranea: olio extravergine d’oliva, pesce e fibre. L’olio evo fa bene ai vasi sanguigni e protegge dall’aterosclerosi, le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri semplici contenuti nei dolci e l’assorbimento dei grassi riducendo il colesterolo, il pesce è fonte di minerali e omega3.
La dieta mediterranea contempla quantità molto ridotte di carne rossa, consigliata 1 o 2 volte a settimana, burro e olio di palma. Riducendo l’assunzione di questi alimenti in quattro anni si riduce del 400% il rischio di diabete.
Fonti e approfondimento:
http://journal.frontiersin.org/article/10.3389/fnut.2016.00022/full
http://www.siditalia.it/