Chissà quanti di voi avranno avuto a che fare con la sbadataggine dei propri figli! Spesso a scuola i bambini sono distratti, non prestano attenzione alle maestre e non apprendono la lezione. In questi casi, però, è bene fare attenzione: invece di punire subito la vivacità del bambino bisogna chiedersi, al contrario, quali possono essere le sue difficoltà.
Avete mai sentito parlare di dislessia? La dislessia è una disfunzione dell’apprendimento di origine neurobiologica che si manifesta sin dai primi anni di vita, ma per una diagnosi certa bisogna aspettare almeno i primi anni di scuola elementare.
La dislessia si traduce con difficoltà di lettura, scrittura e quindi di comprensione della materia trattata. Esistono diverse manifestazioni della dislessia che varia da un soggetto all’altro, ma in sostanza un bambino dislessico ha enormi difficoltà nel distinguere i grafemi, soprattutto quelli molto simili.
La dislessia non è una malattia bensì un disturbo neurobiologico, quindi i bambini dislessici possono imparare e apprendere al pari di tutti gli altri bambini. Come? Innanzitutto, se ci si rende conto che il proprio bambino ha alcune difficoltà a scuola, si può chiedere aiuto a un neuropsichiatra infantile o a un terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva che vi indicherà gli strumenti adatti per andare incontro alle difficoltà del bambino; inoltre sia i genitori che gli insegnanti devono avere l’accortezza di adottare particolari tecniche che permettono al bambino dislessico di apprendere facilmente.
In quest’ottica, vogliamo parlarvi di un’iniziativa editoriale particolarmente virtuosa: Sinnos Editrice ha edito “Il segreto dei pirati”, un libro per tutti e anche per i bambini dislessici. L’autrice Paola Bazzarro si è valsa della collaborazione del neuropsichiatra infantile Roberta Penge e della terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva Lucia Diomede, per scrivere “Il segreto dei pirati” in modo da essere letto e compreso con facilità dai bambini dislessici.
“Il segreto dei pirati” è edito nella collana Leggimi, e come gli altri libri della stessa collana ha determinate particolarità stilistiche, grammaticali e sintattiche che lo rendono facilmente comprensibile anche ai bambini dislessici.
Un’ultima raccomandazione è d’obbligo: il bambino dislessico va incoraggiato ad affrontare le iniziali difficoltà, una volta capito il metodo imparare sarà un bel gioco!
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Clinica Pangea
Studio Associato Neuropsichiatria e Psicologia